Abusivismo e lavoro nero | Ecco i nemici degli artigiani - Live Sicilia

Abusivismo e lavoro nero | Ecco i nemici degli artigiani

Foto d'archivio

Il report di Confartigianato Sicilia sulle criticità che minacciano il settore.

PALERMO – Imprese abusive e lavoro sommerso: sono queste due delle principali minacce del settore artigiano in Sicilia, secondo un rapporto presentato da Confartigianato. A soffrire della concorrenza sleale soprattutto imprese nel comparto delle costruzioni e in quello dei parrucchieri e altri trattamenti estetici.

Più della metà delle imprese artigiane in Sicilia è esposta alla concorrenza sleale del sommerso. È quanto emerge dal rapporto “Imprese artigiane esposte alla concorrenza sleale da abusivismo in Sicilia”, presentato venerdì scorso da Confartigianato nell’ambito di una manifestazione sul futuro delle imprese artigiane in Sicilia. Lo studio, basato sugli ultimi dati Istat disponibili risalenti al 2015, stima che la Sicilia, con 300 mila occupati irregolari, è la quarta regione per lavoro nero dopo Lombardia, Campania e Lazio. In Sicilia è irregolare un occupato su quattro, e le imprese artigiane esposte alla concorrenza di imprese sommerse e abusive sono poco meno di 46 mila, il 59,6 per cento delle imprese artigiane presenti nell’isola.

Costruzioni, servizi alla persona e trasporti sono i settori più colpiti, costituendo la metà delle imprese artigiane minacciate dal sommerso. Tra le attività più in difficoltà ci sono quelle di installazione edilizia, con più di 12 mila imprese, pari al 16 per cento del totale, e quelle dei servizi di parruccheria e altri trattamenti estetici, con 8 mila imprese. Esposti alla concorrenza sleale sono anche i comparti dei trasporti e dei servizi di alloggio e ristorazione: le attività di trasporto merci su strada, di taxi e di autonoleggi sono il 5,9 per cento delle imprese i cui profitti sono erosi dal sommerso, una percentuale analoga a quella delle imprese di ristorazione con preparazione di cibi da asporto. Presenti in percentuali minori, ma comunque minacciati dalla presenza di abusivi, anche i settori dell’agricoltura, silvicultura e pesca, della fabbricazione di macchinari e apparecchiature e della fabbricazione di prodotti chimici.

A livello provinciale, l’artigianato esposto alla concorrenza del sommerso si concentra a Catania, provincia in cui si concentra il 22 per cento delle imprese esposte al problema. Seguono le province di Palermo, con il 18 per cento del totale, Messina con il 16 per cento e Trapani con il 9 per cento.

 

 

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