PALERMO – In questi giorni il dipartimento regionale dell’Urbanistica ha pubblicato il report sull’abusivismo registrato fra il 2009 e il 2017. Lo studio ha riportato i dati di ogni provincia e di ogni comune. In Sicilia sono stati registrati 26.674 casi di abusivismo. Nella provincia di Palermo i casi sono 4.927, il 18 per cento dei casi di tutta l’Isola. Con questi numeri, il Palermitano è dopo il Catanese il territorio con più casi di costruzioni abusive.
Il dato numerico, d’altronde fa da prova al dato della cronaca, basti pensare che proprio lo scorso autunno il territorio di Casteldaccia ha visto trasformare una villetta poco lontana dal letto del fiume Milicia nel luogo di una tragedia. L’abusivismo è diventato così, di nuovo, un tema politico. Subito dopo la tragedia il governo Musumeci ha presentato un disegno di legge per contrastare il fenomeno introducendo anche la decadenza dei sindaci che, se la norma fosse approvata, non dovessero adottare le ordinanze per lo sgombero immediato delle aree ad alto rischio di dissesto idrogeologico.
Ecco, allora, quali sono i Comuni palermitani maggiormente interessati dall’abusivismo edilizio negli otto anni a cui si riferisce il report. Il comune di Palermo è quelli in cui ci sono più costruzioni abusive: 626 casi. Seguono il Comune di Carini con 518 immobili abusivi, quello di Bagheria dove i casi sono 473, quello di Monreale con 230 casi e quello di Cefalù con 190 fabbricati irregolari. Se si dovesse stilare una classifica dei primi dieci, al sesto posto ci sarebbe il Comune di Partinico con 157 casi, quello di Misilmeri con 136 casi quello di Altofonte con 131 opere irregolari, e poi ancora Cinisi (128) e Trabia (126).
Se si guarda al dato dei volumi invece la classifica dei comuni con più abusivismo cambia e vede al primo posto Carini, città interessata da numerosi casi di demolizione, dove nel periodo in esame sono stati fabbricati quasi 138mila metri cubi di opere abusive. Dietro Carini c’è il capoluogo dove le fabbricazioni irregolari sfiorano il volume di 100mila metri cubi. Terzo posto in classifica per Bagheria con 71mila metri cubi di volumi irregolari, quarto posto per Misilmeri (70mila metri cubi) e quinto posto per Partinico (63mila metri cubi).
Tra i rapporti che i tecnici dell’assessorato all’Ambiente prendono a riferimento c’è anche quello fra metri cubi di abusi e numero di residenti. In questi calcoli così i Comuni con un minor numero di residenti superano i centri più grandi. Al di là del dato statistico così, guardando al volume totale delle opere abusive e al numero di casi registrati, si comprende come l’abusivismo incida sulla comunità.
Il Comune di Ciminna è il primo di questa classifica. Su ognuno dei 3697 abitanti graverebbero 11,18 metri cubi di abuso per abitante (il volume totale degli abusi è di circa 41mila metri cubi); i casi registrati però sono solo 25. Segue Trappeto dove gli abitanti sono 3141. Ognuno di questi ha a carico 6,93 metri cubi di volumi abusivi- Nel Comune il volume totale è di 21mila metri cubi e il numero dei casi registrati è pari a 37 immobili.
Completano la classifica dei primi cinque comuni dove ci sono più volumi abusivi per residente, il Comune di Torretta con 5,92 metri cubi per residente (4623 residenti e 25mila metri cubi di volumi abusivi totale e 52 casi), Valledolmo con 5,40 metri cubi di volumi abusivi per residente (3500 residenti e quasi 19mila metri cubi di volumi abusivi totale e 73 case) e Godrano che con 1159 residenti e 5mila metri cubi di immobili abusivi in totale ha una dato di 4,40 metri cubi di abuso per residente. Qui però i casi di abuso sono 10 e si tratta così di immobili con mediamente 500 metri cubi abusivi, l’equivalente di un’abitazione di 80 metri quadrati di due piani.