PALERMO – Quante sono le case abusive in Sicilia? La Regione non lo sa. Sei mesi fa, il governo Musumeci ha inviato una nota ai sindaci dei 390 comuni dell’isola, con un secondo sollecito a settembre: solo 39 comuni hanno risposto, appena il 10%. E tra questi non c’è Casteldaccia, il comune dove sono morte nove persone, tra cui due bambini, sepolti dall’acqua e dal fango mentre si trovavano all’interno di una villetta abusiva, vicino al fiume Milicia. Il governo sta predisponendo l’invio di commissari ad acta nei comuni inadempienti.
“È disarmante vedere decine di case a due passi dal fiume, è davvero una vocazione al suicidio”, ha detto il presidente della Regione Musumeci, dopo il sopralluogo nell’ex agrumento a Casteldaccia, dove si trova anche la villette invasa dall’acqua e dal fango per l’esondazione del Milicia. “C’è stata l’irresponsabilità del cittadino, ma anche delle Istituzioni”, ha detto il governatore.
Il governo della Regione aveva inviato al richiesta ai comuni per fare una mappa dell’abusivismo in Sicilia. “L’idea – spiega Musumeci – è di creare un fondo di rotazione da dove attingere le risorse per finanziare le opere di demolizione dei manufatti abusivi, considerando che spesso i comuni sostengono di non potere procedere proprio per mancanza di fondi”. In giunta sta per essere esaminata proposta di nomina di commissari ad acta da inviare nei comuni che non hanno risposto alle sollecitazioni della Regione con l’obiettivo di raccogliere i dati.
“Lo Stato o la Regione mi aiutino. Io non ho i soldi per le demolizioni. Il Comune è in dissesto economico dal 2015: posso solo compiere atti di ordinaria amministrazione e abbattere una costruzione abusiva costa mediamente 60mila euro. Ne abbiamo una trentina da buttare giù, come faccio?”. E’ l’appello del sindaco di Casteldaccia Giovanni Di Giancinto. “Non posso fare mutui, non posso chiedere prestiti e a stento riesco a pagare i dipendenti del Comune. Recentemente avrei dovuto abbattere un immobile costruito sulla battigia e tra demolizione e smaltimento dei rifiuti il costo si aggira attorno ai 60mila euro. Cifra che moltiplicata per tutte le case da abbattere fa un milione e 800mila euro”, spiega. “Chi sostiene che i fondi si possono anticipare e poi recuperare dai proprietari – prosegue Di Giacinto – non sa di cosa parla, perché riavere il denaro è praticamente impossibile”.