Acciaierie di Sicilia, a rischio |duecento posti di lavoro - Live Sicilia

Acciaierie di Sicilia, a rischio |duecento posti di lavoro

Il sindaco Bianco: "Mi farò portavoce con l’Assessorato regionale per far sì che il rottame di ferro prodotto in Sicilia venga trasformato in loco, evitando le speculazioni".

Assemblea tra sindacati e lavoratori
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CATANIA – Sono in corso le assemblee nello stabilimento catanese delle Acciaierie di Sicilia dove sindacati e lavoratori stanno tentando il tutto e per tutto per chiudere positivamente una trattativa con la direzione aziendale. Fim, Fiom Uilm catanesi lanciano un appello affinché “le istituzioni abbiano la dovuta attenzione e la spinta propositiva per affrontare le problematiche ed evitare così che altri 200 lavoratori vedano messo a rischio il proprio futuro”.

Per Fiom , Fim e Uilm, gli obiettivi sono la riorganizzazione e il potenziamento dello stabilimento che, a causa del drastico calo produttivo dipendente dalla forte crisi di mercato che ha investito il settore, soffre  uno svantaggio sulla competitività. La causa? L’eccessivo costo dell’energia elettrica che pone la realtà siciliana nella condizione di subire la sproporzione sui costi energetici rispetto al resto dell’Italia, ma anche le complessità legate al reperimento della materia prima , ossia il rottame.
Sulla questione interviene il sindaco di Catania Enzo Bianco:“Occorre difendere le imprese che operano sul nostro territorio con una politica di concretezza. AdS – ha detto Bianco – è una storica impresa che, in questi decenni, ha saputo passare attraverso le difficoltà riuscendo a mantenere in Sicilia l’intera filiera del tondino da cemento armato, con senso di responsabilità nei confronti del territorio che apprezziamo molto. Come tutte le realtà sane va dunque sostenuta e difesa, anche per la sua forte propensione all’export”.“In un recente incontro – ha aggiunto il Sindaco – i responsabili di Acciaierie di Sicilia hanno già fatto presente in che maniera il territorio possa aiutare l’azienda a risollevarsi. Accogliendo dunque anche l’appello dei sindacati, bisognerà intervenire sul prezzo dell’energia, e di questo problema mi farò portavoce con l’Assessorato regionale e far sì che il rottame di ferro prodotto in Sicilia venga trasformato in loco, evitando le speculazioni. Agendo su queste due leve, con concretezza e determinazione, si potrà far recuperare alla AdS quella competitività indispensabile non soltanto alla sua sopravvivenza, ma al suo rilancio”.


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