PALERMO– Non si parla ancora di un procedimento disciplinare, ma la Procura generale della Cassazione, titolare dell’azione disciplinare nei confronti dei magistrati, si è già mossa. Chiedendo conto ai pm che conducono l’inchiesta sulla trattativa Stato-mafia delle nuove indagini che riguardano il passato del generale Mario Mori nel Sid (Servizio Informazioni Difesa). Tutto comincia dalla denuncia che Mori e il suo ex vice al Ros, Giuseppe De Donno – entrambi sono imputati nel processo sulla trattativa – hanno inviato a una serie di autorità: dal presidente della Repubblica nella qualità di capo del Csm, alla procura di Caltanissetta, alla procura generale della Cassazione. Nell’esposto, che risale a ottobre, i due ex ufficiali lamentano che i pm Vittorio Teresi, Nino Di Matteo e Roberto Tartaglia, che indagano sulla trattativa, abbiano commesso illeciti delegando le nuove indagini sul passato del generale al Sid non a organi di polizia giudiziaria, bensì a un ufficiale specifico, il tenente colonnello Giraudo, esperto di inchieste sull’eversione nera che ha indagato anche sulla strage di piazza Fontana.
I due militari stigmatizzano che Giraudo non sia “inserito in organismi di polizia giudiziaria e non risulti rispondere a superiore gerarchico sulle attività svolte”. Nella denuncia si chiede di accertare inoltre se Giraudo sia stato retribuito per le attività di indagine svolte e si chiede al ministero della Giustizia di inviare gli ispettori per fare chiarezza sulla vicenda. Il pg della Cassazione non ha perso tempo e ha inviato al pg di Palermo – questa la trafila ordinaria in casi di accertamenti pre-disciplinari – di rispondere sul punto.
(Fonte ANSA)