Acireale, irrompe la polemica sulla Severino: Garozzo vs Barbagallo - Live Sicilia

Acireale, irrompe la polemica sulla Severino: Garozzo vs Barbagallo

Scontro a distanza tra i due candidati sindaco. Tutte le tappe del muro contro muro.
GIUSTIZIA E POLITICA
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CATANIA. La polemica sulla candidatura di Roberto Barbagallo prima o poi doveva esplodere. La questione riguarda sì la condanna  in primo grado a un anno e quattro mesi (pena sospesa) per il reato di tentata induzione indebita a promettere utilità. Ma anche e sopratutto l’applicazione della legge Severino, che – in caso di elezione – potrebbe portare a una situazione assai simile a quella vissuta a Palazzo degli Elefanti con la sospensione in due fasi di Salvo Pogliese a seguito della condanna in primo grado (confermata poi, ma con pena ridotta, in appello, per presunto peculato). Una vicenda complessa, comunque destinata a incendiare la campagna elettorale. Divampa, infatti, la polemica tra il diretto interessato e il candidato del centrodestra, l’avvocato e già primo cittadino Nino Garozzo. Una disputa a distanza. Riportiamo le tappe dello sconto. 

Prima tappa: interviene Barbagallo 

“In merito alla questione giudiziaria – scrive – in cui sono stato coinvolto, il cui processo di Appello da me richiesto è stato fissato per il 15 Settembre prossimo, è doveroso precisare che ha profili di diritto peculiarissimi e che la vicenda non può essere ridotta ad un semplice e interpretabile titolo di giornale. Non sto qui a descrivere i motivi secondo cui è ragionevole presumere la mia innocenza più totale, non avrei richiesto l’appello, ma è tuttavia certo che sarò pronto ad esperire ogni utile, seria e non speciosa azione legale a tutela mia e del progetto politico che con grande passione e lealtà sto portando avanti insieme a

centinaia di persone che compongono le liste a mio sostengo. Per sgomberare il campo da ogni illazione, mi preme precisare inoltre che attente fonti dubitano, seriamente, qualora venissi eletto, dell’applicabilità della Legge Severino. Ho sentito anche ipotesi di commissariamento, che sono totalmente infondate!

Io rimango la persona che ama fortemente Acireale, che gira per le frazioni e che le persone chiamano per nome: la mia candidatura, come nel 2014, è al servizio della Città. Giammai di interesse. Anzi, in ragione della mia amarissima vicenda giudiziaria avrei potuto assumere altra e diversa decisione. Invece, col coraggio imposto dalla mia buona fede e dalla mia innocenza, ho ritenuto di affrontare questa battaglia a petto nudo. Agli Acesi chiedo affetto, vicinanza e libero sostegno elettorale; credo nella Giustizia che

sicuramente non tarderà ad arrivare. Sono candidabile, candidato, eleggibile e se lo vorrete torneremo ad amministrare Acireale con la stessa voglia ed operosità del 2014. Acireale deve tornare al futuro, rialzarsi, riacquistare vigore e energia!

Seconda tappa, la coalizione Garozzo: “Se eletto subito sospeso”

Eccola: “In riferimento alla nota invita ieri agli organi di stampa dal candidato Sindaco Roberto Barbagallo che poneva dubbi sulla automatica applicabilità della legge Severino con relativa sospensione in caso di elezione a Sindaco.  Le forze politiche di centro destra a sostegno del Candidato Nino Garozzo non sono a conoscenza delle improbabili fonti in possesso del candidato sindaco Roberto Barbagallo che lo fanno dubitare dell’applicazione, immediata, della legge Severino nel caso di sua elezione a causa della sentenza di condanna in primo grado.  In realtà l’applicabilità della legge Severino è chiara e di assoluta evidenza. Le nostre fonti sono la Corte Costituzionale (sent.2.12.2021 n. 230), la Corte di Cassazione Sez.I civile 7.10.2020 n.21582 (sull’equiparazione del delitto tentato a quello consumato), l’art.11  co 1 lett.a della Severino in riferimento all’art.10 co 1 lett.c  a prescindere dalla pena.  Pertanto: 

– Nel caso di elezione scatterebbe automaticamente la sospensione dalla carica che cessa decorsi 18 mesi. 

– Nel caso di conferma in appello della sentenza di condanna scatterebbe un ulteriore periodo di sospensione di 12 mesi.

– Nel caso di conferma in cassazione (condanna definitiva) si verificherebbe la decadenza di Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale. 

Noi ovviamente auguriamo al candidato Sindaco Roberto Barbagallo di poter chiarire la propria posizione, ma fino a quando non ci sarà una sentenza di assoluzione non potrà svolgere la funzione di sindaco in assenza di una sentenza di assoluzione anche non definitiva. Riteniamo  doveroso che i cittadini di Acireale siano messi a conoscenza in maniera chiara e onesta della reale situazione giuridica e di legge, per poi poter liberamente esprimere le proprie libere e consapevoli preferenze elettorali nelle elezioni di domenica 28 e lunedì 29 maggio”.

Terza tappa: Barbagallo: “Garozzo vuole usare la Severino per fermare il futuro”

“Lo abbiamo scritto e lo ribadiamo:  Il futuro non si ferma! In caso di mia vittoria la Città avrà un Sindaco, una Amministrazione ed un Consiglio pienamente legittimato. Altrimenti sarebbe stata impedita la candidatura dalla stessa legge. Siamo certi, che la legge Severino non si applicherà alla attuale situazione giudiziaria. Che, va ricordato, attende un processo d’appello, purtroppo appena rinviato a Settembre, comunque a brevissimo. In ogni caso la sospensione non comporta la decadenza dalla carica di Sindaco, Assessori e Consiglieri: l’Amministrazione sarebbe comunque garantita. Speriamo si voglia parlare di programmi e temi che interessano i cittadini, che vorranno scegliere il miglior progetto politico, non il più vecchio o il più ruffiano.  Noi auspichiamo il confronto sui veri problemi di Acireale, e confidiamo sul fatto che non si utilizzino scorciatoie non politiche in cui i nostri cittadini non si ritroveranno”.

Quarta tappa: interviene Nino Garrozzo

“Roberto Barbagallo interviene ancora sulla Severino anticipando i contenuti della trasmissione Città Città registrata ieri sera. Richiesto, da avvocato, non potevo certo sottrarmi. Barbagallo attacca me mentre nulla dice sugli altri candidati a sindaco che correttamente sia in diritto (Fichera) sia per ragioni di opportunità (Nicotra) hanno posto l’attenzione sul tema della sospensione di Barbagallo in caso di elezione. Ne sono profondamente dispiaciuto perché come promesso non ho voluto mai parlare della sentenza di condanna e dei fatti di quella sentenza ed anzi gli ho augurato sempre e con sincerità una piena assoluzione perché altrimenti, con una sentenza definitiva di condanna, in caso di elezione decade sindaco, giunta e tutto il consiglio (lo ribadisco!). Sino ad allora, in assenza di una sentenza anche non definitiva di assoluzione, in caso di elezione rimarrebbe sospeso (ribadisco anche questo). Evidentemente vuole buttarla in politica e in caciara per nascondere la verità. Fare confusione. Legittimo ma non so fino a che punto produttivo! Non è un mio problema. Attiene alla coscienza di ciascuno.

Non sono io a stabilire se si applica la Severino ma la stessa legge, la corte costituzionale, la corte di cassazione e il Tribunale di Catania e ad oggi il candidato Barbagallo non ci ha spiegato (con una legge, una sentenza, una qualche cosa che possa sostenere la sua tesi non dimostrata) perché la Severino a lui , solo a lui, non si applica. Non lo ha fatto per la semplice ragione che si applica eccome! 

No caro Roberto non sono io a voler fermare il tuo futuro che non coincide per forza con quello della Città -è un atto di presunzione- ma un fatto accaduto anni fa e una legge dello Stato! Parleremo certo dei programmi e se per te essere sospesi un minuto dopo l’eventuale elezione è poca cosa o irrilevante (come scrivi) permetti ai cittadini elettori almeno di scegliere liberamente sapendo il tuo pensiero e la tua posizione. Nulla di personale ma i fatti obiettivi non possono essere messi sotto il tappeto ne’ da avvocato penalista posso far finta di non conoscere le leggi. Ho massimo rispetto per la tua persona e per la dolorosa vicenda che ti ha coinvolto ma la verità e lealtà verso la città a cui mi propongo da candidato sindaco viene prima. Molto prima! Non vale solo per me ma per ogni candidato …”


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