Acireale, muore al pronto soccorso |Medico indagato, martedì autopsia - Live Sicilia

Acireale, muore al pronto soccorso |Medico indagato, martedì autopsia

L’Asp di Catania sospende uno dei medici in servizio al pronto soccorso.

CATANIA. Il sostituto procuratore di Catania Alfio Fragalà ha iscritto formalmente nel registro degli indagati per omicidio colposo uno dei due medici in servizio al pronto soccorso dell’ospedale di Acireale, mercoledì scorso, quando è deceduto il 47enne Antonino Gulisano. Un atto dovuto per compiere tutti gli accertamenti necessari per determinare cosa non abbia funzionato e se ci siano responsabilità nel decesso. Lunedì prossimo alle 18 la Procura conferirà un incarico ad un consulente per compiere l’autopsia. Durante l’esame sarà presente anche Pietro Piccirillo, medico legale nominato dal difensore di fiducia della famiglia Enzo Iofrida. Oltre a determinare l’esatta causa della morte, l’autopsia chiarirà se un intervento tempestivo avrebbe potuto salvare la vita di Gulisano.

L’uomo, trasportato in ambulanza intorno alle 14 e 30 con dolori al petto e formicolio al braccio sinistro, chiari sintomi di un principio d’infarto, sarebbe rimasto al pronto soccorso del nosocomio acese senza adeguata cura per quasi tre ore. E’ deceduto alle 17 e 56 quando stava per essere sottoposto ad elettrocardiogramma. “Ho fiducia nell’operato della magistratura – dichiara Sebastiano Gulisano, fratello di Antonino – lo sono meno della politica per le condizioni in cui è ridotta la sanità. Un pronto soccorso, lo dice la stessa parola, dovrebbe soccorrere prontamente. Mio fratello aveva bisogno di un elettrocardiogramma, lo si è capito subito, ma l’ambulanza – prosegue – era priva di medico a bordo e di strumentazione adeguata. Voglio capire perché dal suo arrivo in ospedale e fino al suo decesso non sia stato sottoposto ad esame. Non cerco capri espiatori, né vendetta. Da un lato voglio giustizia per mio fratello, dall’altro voglio che non accadano più cose simili. Peraltro devo registrare in questa fase l’assordante silenzio dell’assessorato regionale della Salute”.

Intanto anche l’Asp di Catania, che giovedì aveva avviato le verifiche interne, ha adottato il primo provvedimento, sospendendo al momento uno dei medici in servizio mercoledì scorso. “Abbiamo preso il provvedimento – conferma il direttore sanitario dell’azienda Franco Luca – prima di conoscere gli sviluppi dell’inchiesta aperta dalla magistratura, al termine della nostra indagine interna. Lo abbiamo fatto anche per sottrarre il medico dall’inevitabile pressione mediatica di questi giorni”.

AGGIORNAMENTO 18 LUGLIO 2017

Giuseppe Ventura, legale della d.ssa Limone del Pronto soccorso di Acireale, sottolinea che la dottoressa “non è mai stata sospesa ed è stata dichiarata assolutamente incolpevole in ordine ai fatti del 21 maggio 2016 senza alcun rinvio a giudizio, giusta decreto di archiviazione di indagine del Tribunale di Catania del 15 maggio 2017 ed anche dell’azienda sanitaria provinciale di Catania che ha archiviato il procedimento disciplinare in data 7 settembre 2016”


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