CALTANISSETTA – La mega trivella siciliana, proveniente dalla Francia, costruita per realizzare la Galleria Caltanissetta a fine febbraio sarà pronta. E ad aprile inizierà lo scavo. I lavori di ammodernamento a quattro corsie della SS 640, curati dal Contraente generale “Empedocle2”, consorzio di imprese tra Cmc di Ravenna, Tecnis e Ccc, proseguono a buon ritmo: ditte impegnate, per conto di Anas, ogni giorno in tutto il tracciato (29 Km in tutto, per la parte nissena). Tra le quattro gallerie naturali in corso di realizzazione la “Galleria Caltanissetta” è la più imponente anche per il metodo di realizzazione. E anche per questo c’è grande attesa da parte degli abitanti della città di Caltanissetta, che attendono la realizzazione di una nuova strada più sicura per la viabilità.
Il direttore generale di “Empedocle2”, l’ingegner Pierfrancesco Paglini, parla di un grande lavoro collettivo: “Solo per il lavoro di realizzazione della galleria – dice Paglini – sono già impegnate circa 120 persone”. In contrada Bigini, sotto la collina Sant’Elia, dove inizierà lo scavo del lato Agrigento della galleria, il cantiere non si ferma: 24 ore su 24 di attività e diversi turni di lavoro.
“La Tbm ‘Barbara’ – dichiara Paglini in stretta sintonia con i colleghi del Contraente generale – scaverà circa 11 metri al giorno e i primi quattro chilometri saranno pronti fra un anno. Poi si procederà a smontare e rimontare la macchina per lo scavo degli altri quattro chilometri”.
Una galleria sicura che avrà anche una corsia di emergenza: “Questo – dice Paglini – migliora la sicurezza e le condizioni di accessibilità in qualsiasi punto della galleria da parte di mezzi di soccorso”. Per la realizzazione della “Galleria Caltanissetta”, attraverso l’utilizzo della fresa Tbm dal diametro di 15 metri e dalla lunghezza di 115 metri, sono coinvolte 13 società estere e 40 italiane. Sono 291 le attrezzature e i mezzi d’opera autorizzati, nel rispetto dei Protocolli antimafia siglati in prefettura.
Un grande lavoro, insomma, che darà un’opera unica al territorio. “Del resto – conclude Pierfrancesco Paglini – la dorsale completa, che parte da Agrigento, rappresenta non soltanto una strada di penetrazione al servizio delle aree interne, ma l’itinerario preferenziale tra la Sicilia Sud occidentale e l’autostrada Palermo-Catania. Tutto questo realizzato in sintonia con le Istituzioni e i cittadini che ci chiedono di lavorare per consegnare al Committente e al territorio una strada sicura e al passo coi tempi”.