Aeroporto di Comiso |Ora l'Ue vuole indietro i fondi - Live Sicilia

Aeroporto di Comiso |Ora l’Ue vuole indietro i fondi

L’Unione europea minaccia la revoca dei 20 milioni di euro di fondi strutturali già erogati per la costruzione dello scalo qualora questo non dovesse aprire quanto prima. Il presidente dell'Enac la società deputata a gestire l'aeroporto.

Inaugurato nel 2007, mai entrato in funzione
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Divampa la polemica legata all’aeroporto di Comiso. Lo scalo del Ragusano è finito al centro di un acceso dibattito oggi dopo la minaccia dell’Unione europea di revoca dei 20 milioni di euro di fondi strutturali già erogati per la costruzione dello scalo qualora questo non dovesse aprire quanto prima.

Il primo ad intervenire in merito è stato il presidente dell’Enac, Vito Riggio. “I lavori dell’aeroporto di Comiso – spiega il presidente dell’Ente garante dell’aviazione civile – avrebbero dovuto essere consegnati nel 2007, ma non sono mai stati portati del tutto a compimento. La società deputata a gestire l’aeroporto è la stessa che gestisce quello di Catania e pretende dei finanziamenti statali per poter procedere all’apertura, ma quello di Comiso non è uno scalo statale, affronti questa società le spese relativi ai servizi”.

E dire che nel 2007 l’aeroporto era stato inaugurato alla presenza delle alte autorità dello Stato, con tanto di partenza del primo volo. Primo ed ultimo finora. Intanto ha voluto dire la sua anche il candidato alla presidenza della Regione ed ex europarlamentare Claudio Fava, intervenuto a sostegno dell’Europa, che, secondo lui, avrebbe “tutto il diritto di chiedere la restituzione dei capitali investiti e la Sicilia non ha scuse campanilistiche da accampare”. “Mi domando – ha continuato Fava – se sia giusto in termini di naturale competizione sul mercato, che gli aeroporti di Comiso e di Catania abbiano come proprietario la medesima società”. A rispondere a Fava è stato il deputato regionale del Pd Pippo Digiacomo nel ricordargli che la società che gestisce gli scali è stata scelta tramite un bando europeo “Ci fa piacere – ha dichiarato Digiacomo – che adesso Fava si interessi al destino dell’aeroporto di Comiso, ma un candidato alla presidenza della Regione dovrebbe informarsi bene prima di intervenire su certi argomenti”.

Quanto si è detto su Comiso – ribatte Riggio – sono solo chiacchiere sterili e fini a sé stesse. Ho parlato da poco con il presidente dell’Enav, che mi ha detto della loro disponibilità ad aprire lo scalo. Recentemente la Regione ha erogato ulteriori finanziamenti, Enav vuole solo la garanzia che, una volta finiti i fondi regionali, non sia costretta a restare, andando inevitabilmente in perdita, qualora il progetto della società che gestisce l’aeroporto non fosse valido”.


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