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Affidamenti diretti |Riesplode la polemica sul Natale

L'affidamento diretto dell'organizzazione degli eventi di Natale alla Graham, uno scontro fra alti burocrati, le accuse dei dipendenti comunali: torna la polemica su "Palermo2013". E la Cgil valuta l'esposto alla Procura della Repubblica per danno erariale.

PALERMO – Riesplode la polemica su “Palermo2013”, il complesso di eventi organizzati dal Comune per il Natale e il Capodanno scorsi. E questa volta a finire sul banco degli imputati sono l’affidamento del coordinamento della manifestazione alla “Graham e associati”, conseguenza della “fallita” ricognizione interna svolta dall’amministrazione di Palazzo delle Aquile. Una polemica fatta di lettere tra dipendenti e funzionari, carteggi fra dirigenti, una determina da quasi 58mila euro e un esposto che anche la Cgil avrebbe ricevuto e starebbe valutando se inviarlo alla Procura della Repubblica.

IL “CASO” GRAHAM Casus belli è, per l’appunto, l’affidamento del coordinamento degli eventi di Natale e Capodanno alla Graham e associati, specializzata nella progettazione, nella consulenza e nella realizzazione nei settori della comunicazione, degli eventi, del marketing territoriale e culturale e il cui amministratore è Giovanni Callea, già coinvolto nell’organizzazione di tre edizioni del Kals’art di cammaratiana memoria. E a suggerire il nome dell’azienda al comune di Palermo è l’esperto del sindaco Sandro Tranchina che il 4 dicembre, in una lettera all’assessore alla Cultura Francesco Giambrone, propone di ingaggiare la Graham, la Wecrosstheline e la Monamour film (quest’ultima ha realizzato i video per l’ultimo Festino e il dvd “Ogni santo giorno”, di cui il consiglio comunale ha da poco acquistato 500 copie al costo di 5mila euro).

E la Graham viene consigliata per “le professionalità e il know-how necessari per gestire e coordinare un programma che si vuole della durata di un mese e da approntare in così poco tempo”, scrive Tranchina che allega anche il relativo preventivo della società: 57.838 euro, iva inclusa, per due coordinatori della produzione, due assistenti di produzione, quattro responsabili di progetto, due responsabili del coordinamento tecnico, uno della comunicazione, un runner e poi spese generali e di segreteria. Il tutto al netto di spese per coordinamento, materiali e strumenti.

Una proposta relativamente alla quale il Comune chiede però di specificare meglio il preventivo, cosa che Tranchina fa il 12 dicembre. E il 14 il capo area per la Cultura, la dirigente Eliana Calandra, firma la determina di affidamento diretto senza ricorrere a un bando di gara o al cottimo fiduciario perché, a detta degli uffici, si tratterebbe di una “prestazione di coordinamento generale dell’evento avente il carattere dell’unicità e dell’infungibilità”: insomma, quel tipo di coordinamento poteva farlo solo la Graham e non altre società in virtù del “rapporto fiduciario – si legge in una relazione degli uffici – e di perfetta simbioso con l’esperto del sindaco“. E il preventivo viene accettato così com’è, visto il parere di congruità espresso dai tecnici di Palazzo delle Aquile. Anche se singolarmente nella stessa determina si specifica che, in ottemperanza alla legge che indica di indire una gara informale con almeno cinque ditte, si è proceduto a pubblicare un avviso sul sito web del Comune.

LO SCONTRO FRA BUROCRATI E in calce alla determina, con un’aggiunta scritta a mano, la Calandra specifica inoltre che quella della Graham sarà una prestazione di servizi e che, in quanto tale, non rientra fra quelle consulenze esterne a cui un decreto legislativo del 2010 ha posto un freno: secondo la norma, infatti, le consulenze non possono superare il 20 per cento di quelle del 2009. Un’interpretazione su cui, tuttavia, non concorda il Ragioniere generale Paolo Basile che in una nota (inviata alla Calandra il 20 dicembre) punta il dito contro la determina a cui non fornisce il visto di regolarità contabile.

Uno scontro in piena regola fra alti burocrati del Comune, con Basile che contesta sia il mancato ricorso a professionalità interne che la definizione di “prestazione di servizi”: per il Ragioniere, insomma, quella alla Graham è una consulenza a tutti gli effetti che sfora il tetto del 20 per cento previsto per legge e costituisce, citando la norma, “illecito disciplinare e responsabilità erariale” anche perché si tratta di un affidamento diretto.

LA RICOGNIZIONE INTERNA Un affidamento esterno resosi necessario per la “fallita” ricognizione di professionalità interne, avviata il 25 ottobre dal servizio Attività culturali così come previsto per legge. L’obiettivo è quello di individuare eventuali professionalità che possano occuparsi di “progettazione, gestione e organizzazione delle manifestazioni di particolare prestigio e importanza della città” in vista del Natale. E una seconda mail viene inviata il 30 ottobre, cinque giorni dopo, per specificare che si tratta del coordinamento artistico e di produzione di eventi e concerti, nonché della formulazione del programma. Ma, secondo alcuni dipendenti dello stesso servizio, le due mail sarebbero state rese note agli stessi dipendenti solo il 6 novembre, giorno della scadenza della ricognizione. E il tutto è contenuto in una missiva mandata proprio da una dipendente al dirigente delle Attività culturali, Ferdinando Ania, il 9 gennaio: “Il cinque novembre – scrive la dipendente – Tranchina e una dozzina dei suoi collaboratori avevano cominciato a prendere posto ai Cantieri, al piano terra della Palazzina 18, quando ancora Tranchina non era stato nominato (la nomina è del 4 dicembre, ndr). Non erano esperti culturali, non erano competenti, ma solo amici dell’assessore”. Collaboratori che, secondo la dipendente, avrebbe proceduto alla valutazione dei progetti per il Natale pur essendo vicini o direttamente coinvolti in alcune delle associazioni partecipanti all’avviso. E Ania, il 5 febbraio, rispondeche l’ufficio “non ha dato seguito alla ricognizione interna per la progettazione, gestione e organizzazione delle manifestazioni” dal momento che il sindaco aveva intanto incaricato Tranchina.

L’ESPOSTO Ma il nove gennaio viene inviata anche una seconda lettera, stavolta indirizzata anche al sindaco Leoluca Orlando, e firmata da 13 rsu della Cgil che accusa la Calandra di non aver mai risposto alle offerte di disponibilità dei dipendenti, assegnando invece “incarichi ad personam a personale esterno, assegnando loro – si legge nella nota – anche la valutazione e la scelta dei progetti”. Un massiccio ricorso ad esterni che, scrivono i sindacalisti, “mortifica le professionalità interne. Speravamo in un cambio di passo con la precedente amministrazione Cammarata, ma ciò non è avvenuto”. E lo stesso sindacato sarebbe pronto a presentare l’esposto alla Procura della Repubblica col quale contestare anche gli account Sispi, la mail del Palab e tutta la vicenda legata al Capodanno e all’approvazione dei progetti, già portata alla luce dalla “Nuova tutela del cittadino” e dal consigliere comunale Fabrizio Ferrara. “Tranchina ha consigliato la Graham – dicono dalla Nuova tutela del cittadino il presidente Angelo Di Girolamo, la responsabile Sicilia e Campania Loredana Novelli e il responsabile Palermo Marcello Robotti – ma il termine ‘consiglia’ non dovrebbe far parte di una amministrazione trasparente, ci sono i bandi per questo, gli avvisi di gara. Nella Graham di artistico non c’è nulla, visto che si occupa di coordinamento, e i servizi potevano essere offerti da qualsiasi altra società di marketing”. “Ad oltre un mese dalla mia interrogazione – aggiunge Ferrara – il sindaco non ha fornito ancora nessun chiarimento. L’esposto della Cgil, insieme alla severissima nota del Ragioniere generale, impongono che l’amministrazione fornisca immediati chiarimenti. In caso contrario, l’assessore si dimetta”.

LA REPLICA DELLA GRAHAM “Le nostre attività sono uniche nella misura in cui abbiamo gestito e coordinato un’attività artistica – replica Giovanni Callea, amministratore della società – il nostro profilo è abbastanza specialistico nel controllo e nella gestione di progetti artistici. Mi hanno chiamato e io ho risposto all’invito – continua Callea – Tranchina? L’ho conosciuto dieci anni fa al teatro Massimo, immagino ci abbia segnalati sulla base delle nostre competenze. Tra di noi c’è un rapporto di reciproca stima”.

LA REPLICA DEL COMUNE “Noi abbiamo dato un’indicazione – commentano dall’ufficio stampa del Comune – ci siamo accertati che fosse stata fatta la ricognizione interna, che era elemento indispensabile per rivolgerci all’esterno, e condividiamo che il risultato non fosse sufficiente per poter organizzare la manifestazione, e quindi era necessario fare il procedimento esterno. Poi, come questo sia stato fatto, rientra nella responsabilità dei funzionari”. “Non è stato dato un seguito alla ricognizione perché i curricula presentati no sono stati ritenuti all’altezza di coordinare un’attività così complessa – replica la Calandra – abbiamo chiarito con il Ragioniere generale questo discrimine tra incarico professionale e l’affidamento di servizi esclusivi, questo incarico di regia dell’organizzazione è una prestazione di servizi, non c’è un incarico professionale, e hanno un carattere di esclusività come spiegato dagli uffici. Circa la valutazione dei progetti, non credo ci siano state irregolarità. La contraddizione nella determina? Sarà stato un errore“. “La nomina del sindaco ci ha bloccato nella ricognizione – aggiunge Ania – posto il fatto che non c’erano curricula adeguati”.

 


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