Aggredita e lasciata in fin di vita | Il racconto di quel giorno da incubo - Live Sicilia

Aggredita e lasciata in fin di vita | Il racconto di quel giorno da incubo

Picchiata e pugnalata con delle forbici da tre persone nella sua casa di via Empedocle Restivo

PALERMO – Davanti al giudice Nicola Aiello, l’anziana che il 7 maggio scorso fu aggredita e pugnalata con delle forbici da tre persone nella sua casa in via Empedocle Restivo a Palermo, ha confermato in un incidente probatorio il racconto fatto alla Squadra mobile. Tre gli indagati: Domenico Federico, Veronica Rizzo e un minorenne. L’anziana è viva per miracolo ed è riuscita a superare il coma e l’intervento chirurgico per una profonda ferita al petto provocata da un paio di forbici. I primi di maggio la donna sospettò che Domenico Federico, muratore che aveva fatto dei lavori in casa, avesse rubato il borsello e gioielli, così lo convocò a casa sua. Da lì scoppiò un alterco perché la donna disse che lo avrebbe denunciato.

“Avevo capito che sarebbe andata a finire male, ho tentato di correre verso la porta” aveva detto la donna. Ma Federico ha bloccato la donna, gli ha tappato la bocca con una pezza, poi ha stretto il foulard che aveva al collo. La vittima si è riuscita a liberare per un attimo ma poi è tornata a terra. Ha raccontato che Rizzo la colpiva con dei calci mentre gli altri due prendevano un cuscino. Il minore – sempre secondo il racconto della donna – ha afferrato poi l’anziana per i capelli e le ha fatto sbattere la testa sul pavimento.

“Poi ho visto Federico acchiappare le forbici sul tavolo del soggiorno – ha spiegato -. Mi sono protetta con la mano destra e mi ha reciso due tendini”. Dopo la donna ha finto di essere morta e ha aspettato la fuga dei tre per chiamare il vicino. (ANSA).

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