CATANIA – Sono numerose e variegate le adesioni al progetto promosso dai giovani imprenditori siciliani in vista delle elezioni regionali di novembre. Un segnale concreto di una grande voglia di cambiamento. Soddisfatti Pietro Ambra, Mavie Fesco e Nicolò Lo Piccolo, promotori dell’iniziativa. “Siamo stati piacevolmente ‘travolti’ – spiegano in una nota congiunta – da decine di telefonate. E i nostri cellulari squillano costantemente. Dall’altro capo del telefono vi sono professionisti e imprenditori, ma anche studenti e giovani amministratori locali, pronti ad impegnarsi nel progetto. A darci sostegno anche quanti hanno dovuto lasciare la nostra terra per cercare lavoro all’estero, i quali sarebbero felici di poter rientrare in Sicilia dopo una fuga forzata”.
Da anni i giovani vanno via sdegnati e delusi portandosi idee, energie e progettualità. “E’ bastato solo fare accenno ad un progetto che vedrà i giovani siciliani spalla a spalla con Nello Musumeci – spiega Mavie Fesco – per risvegliare la speranza. E’ il segno evidente di come Musumeci sia in grado di generare fiducia popolare. Oggi si ha bisogno di credibilità, progettazione e capacità amministrativa”. Nei giorni scorsi sono stati costituiti più gruppi di lavoro e programmate le iniziative da adottare in ogni provincia. “Daremo vita – sottolinea Pietro Ambra – ad una struttura snella, senza base operativa. Utilizzeremo molto la tecnologia, ma anche i metodi tradizionali come il porta a porta. Puntiamo ad avere un riferimento e un gruppo operativo in ogni comune della Sicilia”. Nei giorni scorsi i giovani imprenditori siciliani hanno annunciato l’intenzione di presentare liste autonome in ogni provincia in vista delle elezioni regionali. L’ipotesi, dunque, si fa più concreta e non si escludono presenze “eccellenti” tra i candidati. Tra le proposte avanzate dai giovani imprenditori: l’innovazione legislativa regionale e normativa degli Enti locali per consentire la regolare apertura di nuove forme di impresa già presenti nel mercato mondiale, ma da noi considerate irregolari; l’apertura dello “Sportello imprese” in ogni comune per la semplificazione burocratica; l’introduzione di incentivi fiscali per chi prediligerà la vendita di prodotti siciliani; un bando “Giovani per il rilancio turistico” per l’assegnazione di aree demaniali libere: spiagge, laghi, boschi, siti di interesse storico, artistico e archeologico. “Ogni singolo spazio della nostra terra – ragiona Nicolò Lo Piccolo – dovrà essere tutelato ed al tempo stesso valorizzato con azioni concrete per creare lavoro e produrre reddito”. Alla definizione delle linee guida che mettano al centro i giovani stanno già lavorando Anna Polisano, consigliere dell’ordine degli Architetti di Catania, Giusi Piccione, psicologa e consigliere comunale di Marsala, Angelo Alù, presidente di Generazione Ypsilon nonché attivista digitale e promotore del sito ‘dirittodiaccesso.eu’, Gabriella Regalbuto, avvocato di Santo Stefano di Camastra, responsabile dell’area legale e formazione per i servizi alle agro imprese, Dyana Intorre, consigliere comunale a Campobello di Licata ed imprenditrice nei settori vinicolo e sociale, Debora Borgese, artista ed operatrice dell’informazione, Alfredo Bonaccorso, assicuratore e manager esperto nella logistica intermodale applicata al trasporto delle merci e delle persone. Tutti giovani professionisti. Al lavoro anche una task force proveniente dal mondo studentesco. “Un aspetto inusuale – sottolinea Paolo Balestrazzi, coordinatore del gruppo studenti – per un programma destinato al governo della Regione Siciliana. Per noi studenti, scuola, lavoro e impresa sono aspetti essenziali”. Balestrazzi, presidente delle commissioni cittadinanza europea, statuto e territorio siciliano in seno alla consulta studentesca provinciale di Catania, è coadiuvato dai rappresentanti degli studenti nei consigli d’istituto Galileo Galilei, Cutelli, San Giuseppe e Salesiani, rispettivamente Riccardo Famà, Marcantonio Pulvirenti, Antonio Bonajuto e Gianluca Marotta.