Agrigento Capitale della Cultura: da Banksy a Muti, il rilancio

Agrigento Capitale della Cultura: da Banksy a Muti, il rilancio della città

Il programma per i prossimi mesi
GLI EVENTI
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Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025 sta prendendo il volo, lasciandosi alle spalle le polemiche iniziali e proponendo un programma sempre più ricco e ambizioso. La città si sta animando con un susseguirsi di mostre, concerti e iniziative che proseguiranno fino a dicembre, puntando non solo sull’eccellenza culturale ma anche sul coinvolgimento della comunità e sulla rigenerazione urbana.

Uno degli eventi più attesi è la mostra, dal 4 al 18 dicembre, dedicata alle opere dello street artist Banksy, curata da Thierry Angles per la Banksy Humanity Collection. Questo progetto, a ingresso gratuito, è legato a un intervento di restauro di un bene della comunità, sposando la visione di recupero e rigenerazione promossa, tra gli altri, anche da Farm Cultural Park.

Un programma vasto tra arte, musica e recupero urbano

Il programma di Agrigento Capitale è vasto e variegato. Il 7 luglio, il celebre maestro Riccardo Muti dirigerà la sua orchestra davanti al suggestivo Tempio della Concordia, un evento di risonanza internazionale. Dal 5 luglio, il Museo Diocesano ospiterà la mostra dedicata a Maria Maddalena, con opere provenienti dai Musei Vaticani di artisti del calibro di Guercino, Francesco Hayez, Mattia Preti, Cecco del Caravaggio, Nicolas Regnier e Andrea Vaccaro. Ancora per tutto giugno, è possibile visitare l’esposizione su “I Chiaramonte tra potere, magnificenza e devozione” all’ex monastero Santo Spirito e alla chiesa San Lorenzo.

Il direttore generale della fondazione Agrigento 2025, Giuseppe Parello, ha sottolineato il grande interesse generato dal brand “Agrigento Capitale”, testimoniato dalle numerose richieste di patrocinio. Eventi come il “Liolà Fest” e “Piazza della Capitale” hanno già attratto un pubblico eterogeneo, dimostrando che l’iniziativa non si limita a eventi d’élite ma mira a coinvolgere la comunità locale e i turisti desiderosi di scoprire l’Agrigento oltre le rovine archeologiche. L’aumento dei visitatori registrato ad aprile conferma questa tendenza.

Obiettivo: lasciare un’eredità duratura alla città

Il sindaco Franco Micciché ha ribadito l’obiettivo di lasciare un’eredità duratura alla città. “Nel dossier di presentazione di Agrigento Capitale sono stati inclusi tantissimi spazi che lasceremo alla città”, ha dichiarato, citando come esempio la riapertura, a brevissimo, del museo di città nell’ex collegio dei Filippini, che racconterà 2.600 anni di storia.

La presidente del CDA della fondazione, l’ex prefetto Maria Teresa Cucinotta, ha evidenziato il lavoro di riorganizzazione interna per recuperare il tempo perso e rendere operativa la macchina organizzativa. Il progetto si estende anche a Lampedusa, dove sono previste un’installazione al Belvedere ad agosto e una mostra al museo archeologico delle Isole Pelagie a ottobre.

Tra gli altri eventi in programma, Agrigento ospiterà la prima edizione del premio Mandrarossa, con la partecipazione di Moni Ovadia e Aldo Cazzullo, e ha appena ospitato la “Festa del viaggio”. Luglio sarà anche il mese dedicato ad Andrea Camilleri, in collaborazione con il Fondo Camilleri e la Strada degli Scrittori.

Infine, fino al 18 ottobre, sarà possibile ammirare i 10 vasi greci della Collezione Panitteri, in prestito da Monaco di Baviera e in mostra al Museo Griffo. Roberto Sciarratta, direttore del Parco della Valle dei Templi, ha ricordato il ruolo attivo del Parco nelle iniziative preparatorie, grazie anche alle risorse messe a disposizione dal presidente Renato Schifani, menzionando il concerto del Volo e le tre mostre collaterali alla collezione Panitteri.

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