Agrigento, falsi invalidi e truffa all'Inps: 17 condanne - Live Sicilia

Agrigento, falsi invalidi e truffa all’Inps: 17 condanne

Il blitz smantellò la rete che permetteva le attestazioni fittizie. Coinvolti anche dei medici
L'INCHIESTA
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I giudici della prima sezione penale del Tribunale di Agrigento, presieduta da Alfonso Malato con a latere Alessandro Quattrocchi e Giuseppa Zampino, hanno disposto 17 condanne tra medici, faccendieri e finti invalidi nell’ambito del maxi processo scaturito dall’operazione “Demetra” – eseguita il 28 giugno 2013 – che ipotizza un giro di aziende false e attestazioni fittizie con lo scopo di truffare Inps e Inail al fine di ottenere dagli enti l’erogazione di indennità di disoccupazione per lavoro mai svolto o indennizzi per infortuni inesistenti.

Il blitz 9 anni fa

Si chiude così, a distanza di nove anni dal blitz che portò all’arresto di sei persone, il primo capitolo giudiziario della vicenda. Altre trentaquattro persone sono state prosciolte per intervenuta prescrizione. La pena più alta è stata inflitta al personaggio chiave dell’intera inchiesta: 7 anni di reclusione, e l’interdizione dai pubblici uffici per la durata di 5 anni, all’ex consigliere provinciale Giuseppe Vincenzo Terrazzino. A quest’ultimo, appena un anno e mezzo fa, gli fu confiscato un tesoro dal valore di 1,5 milioni di euro tra immobili, rapporti bancari, polizze assicurative, automobili e moto.  Queste le altre condanne: Giorgio Lo Presti, 6 anni e 10 mesi di reclusione; Salvatore Conti, 6 anni e 8 mesi di reclusione; Salvatore Russo, 5 anni e 6 mesi di reclusione; Fabrizio Santamaria, 3 anni e 10 mesi di reclusione; Giuseppe Gangarossa, 3 anni e 6 mesi di reclusione; Salvatore Tortorici, 3 anni e 6 mesi di reclusione; Giacomo Giuca, 3 anni e 8 mesi di reclusione; Carmelo Colombo, 1 anno e 8 mesi di reclusione; Giovanni Salemi, 1 anno e 8 mesi di reclusione.Infine 1 anno e 6 mesi di reclusione a: Jessica Giglio, Angelo Ruben Arrigo, Michele Baldarelli, Aymen Merdassi, Francesco Di Grado, Cristian Giardino, Ernesto Lo Presti.

Interdizione per i medici coinvolti

Il tribunale ha inoltre disposto l’interdizione dalle rispettive professioni per la durata di cinque anni ai medici Giorgio Lo Presti, Salvatore Conti e Salvatore Russo. Altresì sono stati interdetti dai pubblici uffici, sempre per cinque anni, anche Giuseppe Vincenzo Terrazzino, Fabrizio Santamaria, Salvatore Tortorici, Giuseppe Gangarossa e Giacomo Giuca.Tutti dovranno rispondere anche del risarcimento danni, da quantificare in sede civile, in favore delle parti civili costituitesi tra cui Inail di Agrigento e Federazione Provinciale degli Artigiani. Rigettata, invece, la richiesta di risarcimento danni in favore dell’Asp di Agrigento.

Prescrizione per 34 persone

Non doversi procedere, per intervenuta prescrizione, nei confronti di 34 persone: Francesco Di Stefano, Leonardo Diana, Giuseppe Valenti, Antonio Volpe, Gerlando Salemi, Fabio Sorrentino, Maurizio Sorrentino, Francesco Sacco, Salvatore Lo Vetro, Francesco Agnello, Giovanni Trupia, Michele Trupia, Calogero Sammartino, Calogero Seddio, Elia Adriani, Calogero Adriani, Domenico Cimino, Calogero Donato, Salvatore Donato, Angelo Gangarossa, Giuseppe Lombardo, Mario Lombardo, Calogero Lombardo, Emanuele Lombardo, Giacomo Lombardo, Gioacchino Barrale, Alfonso Cumella, Salvatore Mazza, Alessandro Termini, Gerardo De Rosa, Giovanna Frenna, Khemaies Balghaj, Laida Mohamed Ben Ali, Gerlando Sanfilippo. Nel collegio difensivo, tra gli altri, gli avvocati Salvatore Pennica, Giuseppe Scozzari, Rosa Salvago, Antonino Gaziano, Salvatore Troja, Giuseppe Barba, Tatiana Pletto e Salvatore Collura.


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