Ai turisti non resta che il ventaglio |Il museo è senza aria condizionata - Live Sicilia

Ai turisti non resta che il ventaglio |Il museo è senza aria condizionata

Non funziona da più di un mese, mentre l'estate si infuoca. “La temperatura all’interno del Museo dello Sbarco è quasi insopportabile".

CATANIA – Anche le statue di cera si stavano sciogliendo. Con il caldo torrido e senza aria condizionata non potrebbe essere altrimenti. Perché, al museo dello sbarco, i condizionatori sono rotti e da più di un mese. “La situazione al Museo dello Sbarco è insostenibile, si lavora senza aria condizionata da più di un mese – afferma Raffaello Pedi responsabile del personale della Pubbliservizi addetto all’area accoglienza nei siti museali delle Ciminiere. ho fatto presente la situazione a tutti vertici della Città Metropolitana ribadendo lo stato e le condizioni di lavoro, al limite, del personale”.

La segnalazione è stata mandata da tempo, ma nulla è cambiato: solo il clima si è fatto più infuocato, rendendo ancora più urgente una soluzione. “Avevo già inviato una lettera a tutti i responsabili di settore e aspettavamo giorno 22 (come dichiarato, giorno 16, su Live Sicilia Catania dal responsabile dell’area museale Filippo Sapienza) – continua – pensando che il problema si risolvesse, invece nulla, tutto uguale”.

Anzi, peggio. “La temperatura all’interno del Museo dello Sbarco è quasi insopportabile – dichiara Marcello Torrisi, guida turistica, e presente con un gruppo di americani in visita al Museo dello Sbarco – chiaramente, avvertiamo i nostri gruppi della mancanza, all’interno del sito museale, dell’aria condizionata. Loro, ad esempio – e indica i turisti che si sventolano con i ventagli n.d.r. – arrivano da tutti gli Stati Uniti. Dalla Florida, dalla California, da New York , dal Wisconsin e sono rimasti colpiti da questo museo molto particolare, dalle installazioni, dai cimeli, dalle lettere, dalle ricostruzioni, dalle armi, dalle divise”.

Turisti stupiti e molto accaldati. “Sarei rimasto tutto il giorno se non fosse stato per il caldo – dice uno di loro – eccezionale non pensavo che la Sicilia fosse stata così coinvolta nel conflitto mondiale” e un altro gli fa eco rispondendo “veramente particolare “very very beautiful” molto, molto bello, ma il caldo è eccessivo”.

“Dopo l’incontro di questa mattina mi è stato assicurato che il problema sarà risolto entro il 30 giugno – continua Raffaello Pedi – e credo che si stia lavorando in tal senso, ma come responsabile dell’area accoglienza dei siti museali delle Ciminiere. Se giorno 30 non sarà così – conclude – dovrò adottare delle misure che preservino la salute dei lavoratori, con conseguenze sia sugli orari di lavoro, sia sulla presenza del nostro personale addetto all’accoglienza nei siti museali non posso ricevere le telefonate di qualcuno che accusa malori per le temperature elevate, non si può”.

 


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