AIDONE. L’intervento dei carabinieri è riuscito a sventare l’ennesimo, clamoroso, furto con danneggiamento, in giro per la Sicilia, ai danni di un imprenditore della Città dei Mosaici. Si tratta con esattezza del quinto caso, dopo quelli avvenuti negli ultimi mesi tra le province di Catania e di Siracusa. E ancora una volta le vittime, una società a responsabilità limitata che ha sede a Piazza Armerina, hanno presentato denuncia.
Di recente, nel Siracusano, avevano anche fatto arrestare gli uomini del racket che avevano tentato di costringerli a pagare il pizzo.
I lavori
Anche ora hanno sporto denuncia. L’impresa è al lavoro nella ristrutturazione di 40 alloggi residenziali per conto del Comune di Aidone. Si sta occupando di un subappalto. Il danno subito, in questo caso, è stato minimo. Si aggirerebbe sul migliaio di euro per alcuni infissi rubati e una porta rotta, ma lo devono solo al tempestivo intervento dei carabinieri. I militari da tempo hanno messo al centro della loro attenzione il territorio di Aidone, al centro di numerosi furti nell’ultimo periodo, oltre a varie altre zone, come Regalbuto, coordinati dal Comando provinciale di Enna.
Le indagini
I militari indagano sull’episodio – dopo aver letteralmente messo in fuga i ladri, che sfortunatamente non sono stati arrestati in flagrante – e ovviamente sulle loro attività di indagine il riserbo è assoluto. Ma ciò che preoccupa è la recrudescenza di casi che sembrano aver messo nel mirino sempre la stessa vittima. L’imprenditore L’ultimo episodio, come detto, ha riguardato degli infissi che si trovavano accatastati e delimitati da transenne nell’area di cantiere.
I malfattori hanno solo dovuto spostare le transenne, fermati poi dall’arrivo dei carabinieri, nel cuore della notte.
Il caso
Il legale rappresentante della Srl ha sporto denuncia ai militari della stazione di Aidone. Il furto è stato scoperto esattamente giovedì mattina. Ancora una volta, dunque, in provincia di Enna degli imprenditori edili finiscono al centro di furti o episodi inquietanti che sembrano avere tutti una regia comune. Negli ultimi tempi le vittime erano al lavoro soprattutto nella zona nord, tra Nissoria e Troina.