Akragas, Meloni, i tifosi... | Caos al comizio - Live Sicilia

Akragas, Meloni, i tifosi… | Caos al comizio

Giorgia Meloni al comizio

DI ALAN DAVID SCIFO Ieri sera comizio e festa calcistica ad Agrigento. E scoppia il caos... Guarda il video

AGRIGENTO– Calcio e politica si mischiano più volte ad Agrigento in un pomeriggio che segna l’inizio dei comizi elettorali veri e propri e in cui tutta la città festeggia la promozione dell’Akragas. Capita così che durante i festeggiamenti post partita cominci il primo comizio del candidato sindaco di Fratelli D’Italia, Andrea Cirino, appoggiato dal leader del partito Giorgia Meloni, arrivata alle 19 di ieri al piazzale Aster di San Leone, luogo di ritrovo dei giovani agrigentini e luogo scelto dai tifosi dell’Akragas, società di proprietà dell’altro candidato sindaco Silvio Alessi, per sfilare con i carri addobbati per l’occasione.

L’arrivo sul palco della Meloni coincide con l’attraversamento dei tifosi nei pressi del palco del comizio. In un primo momento il candidato Cirino accoglie l’arrivo dei tifosi, inneggiando all’Akragas: “Forza Akragas! Spero che l’Akragas arrivi in serie A”. Pian piano però si comprende che i tifosi disturbano  il procedere della discussione sul palco fischiando, proprio quando la Meloni comincia il proprio discorso parlando della confusione politica che domina le elezioni agrigentine, una tornata elettorale in cui si mischiano partiti e non si comprende più il colore politico dei vari candidati. Anche l’ex ministro prende inizialmente con il sorriso l’arrivo in piazza dei tifosi dell’Akragas, per poi interrompersi più volte quando i fischi e le urla dei tifosi sovrastano la sua voce. Intanto intervengono i carabinieri a creare un corteo tra i tifosi che gridano “andate a lavorare” e coloro che vogliono ascoltare le parole della Meloni che nel frattempo parla del problema immigrazione ad Agrigento e dei soldi che gli immigrati costano ai siciliani e agli italiani.

I tifosi iniziano un faccia a faccia con alcuni presenti, non arrivando alle mani solo per l’intervento dei carabinieri. Dopo un’oretta i sostenitori abbandonano la piazza di San Leone e continuano il loro corteo per le strade della città.


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