Al Buccheri La Ferla asportato un tumore del rene di oltre 10 centimetri - Live Sicilia

Al Buccheri La Ferla asportato un tumore del rene di oltre 10 centimetri

Intervento dell'equipe diretta da Antonio Lupo
SANITà
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PALERMO – All’ospedale Buccheri La Ferla Fatebenefratelli di Palermo è stata rimossa nei giorni scorsi un’estesa neoformazione renale di oltre 10 centimetri, con risparmio del rene coinvolto. L’equipe dell’Unità operativa complessa di Urologia, diretta da Antonio Lupo, ha asportato da una paziente di 54 anni la voluminosa formazione tumorale riuscendo a preservare il rene coinvolto.

La tecnica ‘clampless’

L’equipe è composta dai medici: Antonio Lupo, Massimo Rinella, Antonina Cassarà (dell’Unità operativa complessa di Anestesia e rianimazione diretta dal Luciano Calderone). Presenti anche gli infermieri di sala Rita Lenglet e Chiara Arculeo, coordinati da Monica Cuccia. L’intervento è stato eseguito utilizzando la tecnica laparoscopica avanzata mininvasiva “clampless”, ovvero senza il clampaggio dei vasi renali. Un approccio mininvasivo che ha consentito minime perdite ematiche intraoperatorie e post-operatorie, un decorso post-operatorio più rapido (3 giorni di degenza ospedaliera) e un migliore controllo del dolore frutto anche delle piccole cicatrici chirurgiche in addome.

Lupo: “Meno rischi cardiovascolari”

“Normalmente l’intervento di nefrectomia parziale viene indicato per tumori che non superano i 7 centimetri di diametro – sottolinea Lupo -, in questo caso le caratteristiche della neoformazione, la sede della stessa e la giovane età della paziente hanno lasciato spazio ad un approccio conservativo.
Infatti, l’asportazione della sola neoformazione renale, pur avendo la stessa sopravvivenza cancro specifica della rimozione completa del rene, comporta una migliore preservazione della funzionalità renale complessiva e un minore rischio futuro di patologia cardiovascolare”.

Antonio Lupo

Dal 2022 l’Urologia dell’ospedale Buccheri La Ferla è stata apprezzata per gli interventi di Chirurgia avanzata mininvasiva per la patologia urologica oncologica, risultando anche centro di riferimento regionale per la diagnosi e il trattamento del tumore alla prostata.


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