CATANIA – “In una giornata così importante è tanta la nostra soddisfazione . Si tratta del primo centro pubblico di Pma. Un progetto per il quale ci siamo battuti con tutte le nostre forze al fine di dare risposte concrete alle coppie infertili. Adesso per loro questo percorso sarà, ci auguriamo, più semplice. E’ davvero un giorno da ricordare per la Regione siciliana”. Queste le parole con le quali quest’oggi l’assessore regionale alla Sanità, Baldo Gucciardi insieme al sindaco di Catania, Enzo Bianco, al direttore generale dell’Arnas Garibaldi, Giorgio Santonocito e al direttore Giuseppe Ettore, ha inaugurato all’ospedale Garibaldi di Nesima il nuovo Centro di Procreazione Medicalmente Assistita. Un riferimento nuovo nel territorio rivolto a tutte le coppie affette da problemi di sterilità che non vogliono rinunciare alla gioia di mettere al mondo un bambino. L’infertilità è oggi un problema che riguarda circa il 15% delle coppie con conseguenze che finiscono per compromettere anche la qualità della loro vita.
“Il nuovo centro di Catania offre tecnologie moderne. “Questo nuovo centro di procreazione medicalmente assistita – ha proseguito l’assessore Gucciardi – è una struttura all’avanguardia dotata di professionalità di rilievo nazionale. Questo nuovo centro potrebbe anche contribuire a ridurre il “turismo” delle coppie che scelgono di andare fuori per sottoporsi alle cure di Pma”.
La nuova struttura è afferente al Dipartimento Materno-Infantile diretto da Giuseppe Ettore. “Il centro è già operativo – ha spiegato Ettore- da due settimane. Ci sono già delle coppie, circa venti, a cui abbiamo sottoposto il nostro protocollo e man mano andremo avanti con le nostre procedure” . Nello specifico le tecniche della struttura saranno finalizzate al trattamento dell’infertilità e applicate qualora non sia possibile ripristinare la fertilità spontanea o qualora i trattamenti sia medici che chirurgici, atti a correggere o rimuovere le cause della sterilità, non abbiano esito positivo.
Il professore si sofferma nel dettaglio sulle attività che verranno eseguite sulle coppie che si rivolgeranno al Centro. “Quando le coppie arrivano in un centro di Pma, a volte arrivano già con una diagnosi, altre volte questa deve essere invece prima vagliata. Ebbene credo che uno dei punti fondanti per ottenere risultati è studiare bene la coppia, sottoponendo ad esami non solo la donna ma anche il partner. Oggi, infatti uno degli aspetti più critici della infertilità è dato dall’uomo, che può causare oltre il 50% della sterilità. Per fare questo bisogna utilizzare tutti i servizi a supporto”.
Il nuovo centro Pma dell’ospedale Garibaldi si avvarrà di moderne tecnologie per realizzare tutti i nuovi trattamenti di procreazione assistita con un team altamente specializzato. “L’ospedale Garibaldi può fregarsi di tecnologie che in pochi centri nazionali ed internazionali esistono. Abbiamo l’endocrinologia che ci consente di studiare la paziente donna, dal diabete alla tiroide. L’andrologia, il centro di obesità, ambulatorio di reumatologia”. Ma determinate è inoltre il servizio Genetica. “Tale servizio – continua – ci consente di escludere, su entrambi i partner , eventuali problemi di genetica. Possiamo infatti disporre di analisi molecolari, riuscendo ad arrivare a prevedere in tempo insuccessi ingiustificati. Ecco perché l’apertura di un centro Pma o parte sin da subito seguendo dei criteri adeguati oppure diventa solo come una targa che si aggiunge alle altre”.
Un focus sulle percentuali di fallimento dei metodi di procreazione assistita. “I dati nazionali – dice Ettore – del 2014 emerge che a fronte di 55 mila trattamenti i bambini nati vivi sono solo 10 mila. Si tratta spesso di donne che hanno superato di gran lunga i 35 anni e per questo al momento è stata avanzata la proposta di sottoporre tali cure alle donne fino a un età di 46 anni”.
Nel centro verranno eseguite azioni sanitarie molto complesse. Ma fra le cause che spesso rischiano di ostacolare il buon esito delle procedure di procreazione assistita, “c’è – evidenzia il professore – la componente psicologica e ansiosa che riguarda spesso l’ambito femminile. Un problema di cui non si parla molto ma che incide, purtroppo. La coppie spesso si accingono a sottoporsi alle tecniche di procreazione medicalmente assistita, ma in realtà la donna inconsciamente si rifiuta. Non c’è un’evidenzia scientifica, ma quando si risolve questo problema, stranamente poi i risultati si ottengono”.
Ad esprimere soddisfazione anche il direttore generale dell’Arnas Garibaldi, Giorgio Santonocito. “Questo centro risponde ad un’esigenza importante della popolazione. Il settore pubblico deve fare ora la sua parte”. La realizzazione del nuovo Centro Pma ha previsto un investimento di “quasi un milione di euro – spiega Santonocito – e altri investimenti li porremo in essere nei prossimi anni tramite gare già in programma. Ma siamo sereni perché si tratta di un impegno che riusciremo a far rientrare, questo genere di attività, infatti, che ha un ottimo riscontro economico perché si rivolge ad una domanda significativa, costituita non solo dai catanesi ma anche da chi proviene da fuori”.
Santonocito ribadisce come la forza del centro sia data dalla scelta di un team di esperti nel settore. “Stiamo assumendo tecnici, biologi, segretari, medici genecologi e ostetriche. Ma rispetto a tante altre Centri di Pma, mi permetto di sottolineare come la forza di questa struttura appena nata al Garibaldi sia costituita dalla piattaforma materno- infantile i cui esiti sono emersi a livello nazionale. Una struttura che ci colloca in vetta alle classifiche siciliane. Tale piattaforma segue la coppia in tutto il percorso, dalla procreazione alla nascita. E’ dotata di chirurgia pediatrica, Utin, reparto di ginecologia e ostetricia, pediatria e adesso anche il nuovo centro di Pma. E offriamo ai pazienti anche un supporto psicologico e sociale. L’integrazione delle professionalità attorno ad un nucleo materno infantile è crediamo il punto di forza di questo nuovo Centro di Pma” – ha concluso Santonocito.
Un clima quasi di festa è quanto si respirava oggi in occasione dell’evento che ha visto, peraltro, la presenza di importanti volti del mondo delle istituzioni e della politica. Da Pino Firrarello, all’onorevole Concetta Raia al Capo centro della Direzione Investigativa antimafia di Catania, Renato Panvino.