PALERMO – “Questo Parlamento regionale è chiaro che deve rivedere le spese, io alla Regione ho ridotto del 20% le indennità dei dirigenti. All’Ars invece il segretario generale guadagna 600 mila euro all’anno e un usciere riceve fino a 7 mila euro al mese, più del presidente della Regione”.
E’ il nuovo affondo del governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, ai costi della politica. Parlando alla trasmissione ‘Matrix’, Crocetta ieri sera ha sostenuto che “non è tanto il costo del deputato” a incidere sulla spesa dell’Assemblea, ma quello della burocrazia. “Io ho potuto tagliare i costi alla Regione ma non posso farlo all’Ars, perchè ha una sua autonomia”, ha aggiunto. Il governatore ha poi fatto cenno allo scandalo della formazione professionale, sottolineando che “se ne vedranno delle belle” quando le indagini avviate da diverse Procure siciliane accerteranno quanto denunciato dalla sua giunta. E come esempio di quanto accadeva nel settore, Crocetta ha citato la sede del Ciapi a Buenos Aires, “utilizzata come luogo di prostituzione”. “Quasi tutta la politica è coinvolta nella formazione – ha accusato – anche se non tutti i politici, questo è importante dirlo”.