Al Teatro Jolly, il trio jazz| Milici-Bosso-Schiavone - Live Sicilia

Al Teatro Jolly, il trio jazz| Milici-Bosso-Schiavone

Nuovo appuntamento con la rassegna Nomos. Armonica, pianoforte e tromba si fondono per una serata all'insegna del talento. Protagonisti di "One Night Only" tre musicisti con percorsi diversi.

Proseguono con successo gli appuntamenti all’insegna del buon jazz al Teatro Jolly: la prossima tappa della rassegna Nomos è per il 6 marzo (ore 21.30) con il trio Milici – Bosso – Schiavone e il loro “One Night Only”. Armonica, pianoforte e tromba, tre strumenti che si incrociano fra loro ma soprattutto un unico modo di vivere ed esprimere la musica, coltivandola con il talento e rinnovandone continuamente la fisionomia.

Tre strumenti e tre percorsi diversi. Per Giuseppe Milici e la sua armonica fondamentali si sono rivelate le prime collaborazioni col popolare vibrafonista Enzo Randisi, trovando in seguito nel cinema una perfetto canale di espressione: dal film “Il mago” con Anthony Quinn fino al più recente “Vaniglia e cioccolato” con la messinese Maria Grazia Cucinotta, sono svariate le sue partecipazioni per le esecuzioni di colonne sonore. Nell’arco di una carriera ormai trentennale, si è esibito fra gli altri paesi in Usa, Inghilterra, Germania, Argentina, Marocco e Svizzera, ma anche alla Casa del Jazz di Roma a fianco del trombettista Fabrizio Bosso.

Forte della preparazione al Conservatorio Verdi di Torino, Bosso affina la sua arte negli anni facendone spesso emergere le qualità in termini di tensione creativa e vocazione allo swing: anno importante per lui è stato sicuramente il 1999, che lo vide vincitore come miglior nuovo talento del jazz italiano e protagonista quindi col suo primo disco, “Fast Flight”. Gli anni duemila sono ricchi di opportunità per misurarsi con grandi nomi come Sergio Cammariere e Stefano Di Battista, fino alle popolari platee televisive come “Panariello non esiste” (Mediaset) dove si esibisce con James Taylor, Renato Zero e Claudio Baglioni.

Infine c’è il pianista e compositore Mauro Schiavone, tanta gavetta alle spalle e una irresistibile voglia di sperimentare linguaggi diversi, mescolando la passione per il jazz, la classica e i ritmi della black music. Anche per lui molti premi (ricordiamo il “Prokofiev award” all’International Piano Competition Ibla Grand Prize 1992) e numerose rassegne in giro per il mondo.


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