Due premi, uno da 8000, uno da 4000 euro, e – per chi vince – la possibilità di partecipare alla finalissima nazionale che mette in palio quest’anno quattro riconoscimenti da 100 mila euro, una somma con cui si può mettere su un’impresa. Parte con queste novità l’edizione 2011 del Premio Start Cup dell’Ateneo di Palermo, la competizione tra le migliori idee d’impresa basate sulla ricerca scientifica.
Oggi la presentazione all’incubatore del consorzio Arca dell’Ateneo, il luogo dove buona parte dei progetti vincitori nelle scorse edizioni del premio ha mosso i primi passi prima di volare verso il mercato. Già, perché il premio è stato negli scorsi anni un trampolino di lancio verso traguardi importanti: a vincerlo tra gli altri la Mosaicoon di Ugo Parodi Giusino, su cui ha scommesso un venture capital (investimento esterno su un’impresa con grandi margini di crescita) da 1 milione di euro, e che oggi ha tra i suoi clienti colossi come Telecom e American Express. O la Abiel con la sua ricerca sugli enzimi in purezza, che ha pure conquistato un venture capital da 500 mila euro e che oggi ha presentato la sua “case history”.
La scadenza di partecipazione è il 27 maggio: dopo quella data saranno selezionate cinque migliori idee d’impresa che poi saranno assistite per la redazione del business plan. Tra questi cinque progetti saranno poi scelti i vincitori, sulla base di due criteri: innovatività e possibilità di trovare posto nel mercato. A illustrare la nuova edizione del premio e i suoi obiettivi in termini di incentivi alla ricerca e al rapporto con il mondo del lavoro, sono stati il rettore dell’Ateneo Roberto Lagalla e il coordinatore di Start Cup Giovanni Perrone.
“Sosterremo questo premio in ogni modo – dice Lagalla – è un appuntamento cruciale per tutti coloro che vogliono fare autenticamente innovazione, portando la propria idea di ricerca sul mercato. Due mondi, l’Università e il lavoro, che a lungo sono stati distanti e che invece adesso dialogano in modo proficuo”.
Perrone ha sottolineato le novità del premio Start Cup. “La finalissima quest’anno – spiega – mette in palio quattro premi davvero interessanti perché hanno unito le forze l’antico Premio nazionale innovazione e un’altra iniziativa che si chiama Working Capital. Ai quattro premi principali, se ne aggiungono altri 30 da 30 mila euro ai quali è importante sottolineare che non concorrono soltanto i vincitori delle edizioni locali, ma tutti coloro che hanno partecipato”.
Importante anche la collaborazione con l’agenzia pubblica britannica Uk Trade & Investment che promuove l’internazionalizzazione dei progetti d’impresa e li mette in relazione con gli investitori e le imprese del Regno Unito.