Alajmo si insedia al Biondo: | "Così farò rifiorire il teatro" - Live Sicilia

Alajmo si insedia al Biondo: | “Così farò rifiorire il teatro”

Il nuovo direttore del teatro stabile di Palermo si è insediato stamattina al posto di Carriglio: "Voglio riaprire la scuola di teatro, in modo che il Biondo recuperi la funzione di 'ostetrico' del talento”.

Il primo giorno del nuovo direttore
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PALERMO – “Non dico che tutti gli artisti possono venire a dormire al Biondo ma sicuramente il riparo delle maestranze dalla pioggia è uno degli obiettivi che questo teatro si pone”. E’ questa la scommessa, in chiave poetica, di Roberto Alajmo il nuovo direttore della “casa della cultura” sita nella centralissima via Roma. La pioggia, nella metafora usata dal nuovo direttore del teatro Biondo, è la crisi economica che in questi anni ha messo in ginocchio quello considerato “uno dei più prestigiosi teatri stabili italiani”. Un “buco nero” che, a detta di Alajmo, adesso va riempito con “colore, emozione, brio”. “Palermo, per tanto tempo, si è dimenticata del Biondo – sono queste le prime parole dello scrittore e giornalista Rai -, ora bisogna farle tornare la memoria attraverso artisti che non hanno mai messo piede tra queste stanze”. A cominciare da Emma Dante che è stata insignita del ruolo di artista-residente.

Il nuovo direttore si è insediato in teatro proprio questa mattina e, a partire dalle 9, ha aperto le porte dell’edificio alla cittadinanza. Un evento simbolico, dunque, con un’obiettivo ben preciso: quello di presentarsi “a cuore nudo” e “abbassare armi e difese” per un rapporto duraturo e vigoroso con i palermitani. “Mi piacerebbe rivoluzionare il rapporto tra la direzione di questo teatro, la cittadinanza e gli organi di stampa – tiene a precisare Alajmo -. Troppo spesso tra le parti in causa si è instaurato un rapporto ‘viziato’ in cui le cattiverie si dicevano alle spalle. Quello che veniva fuori era, poi, un consenso unanime e silenzioso dove non c’era un confronto vero e onesto”. Da adesso, però, si cambia musica: “Conto di incontrare singolarmente chiunque voglia proporre iniziative o avanzare critiche, costruiamo insieme il futuro di questo teatro – prosegue -. Cominciamo tra qualche giorno però, datemi il tempo di far ripartire il transatlantico”.

“Negli ultimi anni la città di Palermo in ogni sua piccola o grande manifestazione dal Biondo al Montevergini ai Candelai, per finire al Teatro delle Balate ha perso il suo pubblico – interviene Giuseppe Cutino, attore e regista -, e la perdita di ascolto non può essere semplicemente data dai tempi ma dal fatto che non c’è stata un’attenzione né al pubblico né alle nuove generazioni né al mondo della scuola. Non perchè io sia fautore di una scuola tout court ma per esperienza personale quando in città esisteva un’indotto di ragazzi che frequentavano il teatro e contemporaneamente avvicinavano a questo mondo meraviglioso amici e parenti le sale erano piene”. E allora cosa fare per riempire le poltrone rosse e far rifiorire l’amore verso l’arte? “Il pubblico va educato e coccolato ed è ciò che intendo fare – conclude Alajmo -. Se non si vuole morire bisogna che questo diventi veramente il teatro della città. E allora voglio riaprire la scuola di teatro, in modo che il Biondo recuperi la funzione di ‘ostetrico’ del talento”. Le scommesse sono aperte così come lo sono, da oggi, le porte del Biondo.


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