Un meccanismo utile a “favorire” gli enti nuovi entrati nell’elenco dei finanziamenti dell’Avviso 20. Enti riconducibili al Pd, in particolare all’area degli “Innovatori”. La denuncia arriva dal presidente della commissione Attività produttive all’Ars Salvino Caputo, che ha anche presentato un’interrogazione parlamentare sull’argomento.
Alla base della denuncia di Caputo, è sempre il decreto del dirigente generale Ludovico Albert del 14 giugno scorso. Lo stesso, per intenderci, che “in deroga a quanto previsto dall’Avviso 20”, dettava le scadenze per la partenze dei corsi, fissandole per i primi di agosto, e sollevando le proteste di enti, lavoratori e sindacati.
Le nuove “ombre” sull’Avviso, invece, riguardano un altro articolo dello stesso decreto di Albert. L’articolo 3, per la precisione, che prevede, nella “formulazione del progetto esecutivo”, alcune “premialità”. Insomma, punteggio in più per gli enti che rispetteranno determinati requisiti.
Tra questi, quello riguardante la “percentuale del personale a tempo indeterminato in organico al 30 giugno 2011 sul personale totale proposto per l’attuazione delle attività” (indicatore premiale 1,5) e quello riferito all’impegno “in caso di nuove assunzioni per la realizzazione dell’offerta formativa di cui all’Avviso 20, ad ampliare l’organico attingendo dall”Elenco regionale ad esaurimento degli operatori della formazione professionale” (indicatore premiale 2,6).
Dove starebbe il problema? Secondo Caputo, questo decreto, successivo all’approvazione delle graduatorie finirebbe per sovvertire le graduatorie stesse e facilitare gli enti “nuovi”, che non sono stati sottoposti, a differenza dei vecchi, ad esempio, al blocco delle assunzioni al 31 dicembre 2008. E che in questi mesi avranno poututo liberamentw assumere nuovo personale.
“E’ legittimo – si chiede Caputo – un decreto emesso dal dirigente generale, per altro quasi impossibile da individuare nei siti ufficiali, che modifica i criteri di assegnazione prevedendo, dopo le pubblicazioni dei bandi e la avvenuta individuazione degli enti beneficiari, criteri di premialità che di fatto modificano le graduatorie e favoriscono gli enti di nuova costituzione, tra l’altro legittimando nuove assunzioni?”.
Insomma, un meccanismo che causerebbe una penalizzazione degli enti storici. E le motivazioni, secondo il deputato del Pdl, sarebbero tutte “politiche”: “Temo che questo nuovo decreto – ha aggiunto infatti Caputo – che interviene in una fase successiva alla individuazione degli enti sia finalizzato a premiare i nuovi enti che nel frattempo hanno fatto nuove assunzioni, per altro vietate agli enti storici, e a creare una nuova situazione di clientele che penalizzeranno i vecchi enti. Tra l’altro come è noto i nuovi enti ammessi – ha continuato Salvino Caputo – sono storicamente vicini a esponenti politici di primo piano e tutti riconducibili ad una componente politica che sino a poche settimane fa sosteneva il Presidente della Regione “. Il riferimento, abbastanza chiaro è al Partito democratico: “E a una parte precisa – puntualizza Caputo – vale a dire quella riferibile all’area Innovazioni di Nino Papania e Totò Cardinale”.