Albert si difende: |"L'avviso 20 è inattaccabile" - Live Sicilia

Albert si difende: |”L’avviso 20 è inattaccabile”

Parla il dirigente appena rimosso
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PALERMO – “Con l’ordinanza resa ieri sera dal Tar Sicilia Palermo è stata rigettata l’ultima istanza di sospensione ancora pendente, relativa al ricorso presentato dall’Associazione ambientalistica Marevivo. Si tratta del 24esimo ricorso che, come tutti i precedenti ha avuto esito positivo per l’amministrazione a conferma del corretto operato degli uffici del Dipartimento, con buona pace di chi si è anche ostinato a proclamare vittoria per aver letto male una sentenza favorevole per la Regione”. Lo scrive in una nota Ludovico Albert, già capo del dipartimento Formazione della Regione, tra i dirigenti rimossi dal governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, a proposito dell’Avviso 20, relativo ai finanziamenti agli enti di formazione professionale.

“Mai nella mia esperienza professionale avevo registrato una sequela di pronunce del giudice amministrativo (24, su 24 discusse) – prosegue Albert – caratterizzate dall’assoluta certezza in merito alla legittimità dell’iter adottato e alle sagge scelte amministrative che molti dei migliori studi professionali di diritto amministrativo della Sicilia hanno tentato, senza successo, di mettere in discussione. Con questa ordinanza l’avviso 20 è formalmente posto in sicurezza“. Di durata triennale, l’Avviso 20 ha una dotazione finanziaria complessiva è di 858 milioni di euro (286 milioni per ciascun anno). “Per fare un paragone – sottolinea Albert – il suo valore è pari all’intera dotazione settennale del Programma operativo Fse della Calabria, maggiore di quello dei PO di altre grandi regioni come Lombardia, Emilia Romagna, Lazio o Toscana”. E spiega che “la sua impostazione è nata dalla necessità di rimettere in moto il sistema del Fse siciliano che al mio arrivo nel febbraio 2011, quinto anno del programma, era fermo per gli impegni al 22 per cento e per la spesa al 3,7 per cento”.

“La Sicilia era di gran lunga l’ultima regione italiana nell’attuazione del programma, la penultima considerando tutta l’Europa – continua – Concentrare le risorse su poche grandi azioni è anche un modo per essere più trasparenti nelle procedure amministrative, perché consente a tutti di tenere i riflettori accesi e di non disperdere le risorse nei mille rivoli che avevano caratterizzato e polverizzato la programmazione siciliana precedente”.


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