PALERMO – Gianluca Albo è il nuoco procuratore regionale della Corte dei conti. Su decisione del Consiglio di presidenza della Corte dei Conti prende il posto di Giuseppe Aloisio, promosso a presidente della Sezione regionale di Controllo per la Valle d’Aosta. Albo conosce bene la macchina della magistratura contabile.
A lui si devono, da vice procuratore, alcune delle principali inchieste sugli sprechi della burocrazia. Quelle sugli extrabudget della formazione professionale e le promozioni al 118 sono giunte a condanne definitive per danno erariale. Altre sono ancora in fase istruttoria come quella sugli incarichi aggiuntivi dei dirigenti regionali, sulla mala gestio di alcuni beni confiscati alla mafia, sugli assegni non dovuti sborsati dall’Inps o sulla gestione di Sicilia e-Servizi. Proprio questa indagine ha attirato su Albo le critiche dell’ex pm , oggi alla guida della società partecipata regionale. Critiche a cui Albo ha preferito non rispendere in linea con la sua scelta di restare lontano dai riflettori dei media.
Albo, 49 anni, originario di Ragusa, inizia la sua attività nella pubblica amministrazione come funzionario di Polizia nel 1992. Nel 1994 entra in magistratura ordinaria come pubblico ministero a Termini Imerese. Poi, giudice presso la sezione penale del Tribunale di Palermo. Nel 2003 vince il concorso in magistratura contabile dove svolge ininterrottamente fino ad oggi le funzioni di pm della Procura regionale. E’, inoltre, autore di varie pubblicazioni giuridiche in materia penale ed in materia contabile.
