Alessandra Siragusa| La Primavera di Palermo - Live Sicilia

Alessandra Siragusa| La Primavera di Palermo

Un ritratto della ex parlamentare del Pd e assessore al Comune di Palermo dal 1993 al 2000.

Era marzo del 1980, da pochi mesi Piersanti Mattarella era stato ucciso; il Presidente della Regione sul quale la Sicilia aveva riposto grandi speranze e forti tensioni. Quel 6 gennaio la Sicilia aveva perduto qualunque speranza al cambiamento. Il “Gruppo Politica”, voluto da Piersanti Mattarella, vista la tragedia, si era evidentemente dissolto. Quel 6 gennaio fu un pugno allo stomaco per molti di noi che, soprattutto giovani, speravamo in un futuro migliore.

Uno sparuto gruppo di ragazzi iniziammo ad incontrarci con costanti cadenze, tentando di ribellarci a quel sistema di cose, dove la mafia e le illegalità facevano da padrone. Eravamo prima tre, poi cinque, poi otto, poi dieci, poi venti, poi quaranta … Alla seconda riunione, ne conservo ancora i verbali accuratamente redatti, si fece avanti una giovane ragazza, aveva 16 anni, timida e determinata, dolce ma decisa. Era Alessandra Siragusa, vestita da collegiale inglese. Alcuni di noi, con a capo Alessandra portammo avanti quel gruppo che, in ricordo di Piersanti Mattarrella, chiamammo appunto “ Gruppo Politica Giovani”. Divenne presto un importante momento di aggregazione pre-politica della nostra città. Alessandra Siragusa, fu Presidente del gruppo. Riuscimmo con lei, insieme ad altri amici, a coinvolgere centinaia di giovani della nostra città.

Luca Orlando e Sergio Mattarella, divenuti a quel tempo l’emblema della rottura politica col passato , divennero i nostri punti di riferimento. Furono decine, centinaia i corsi di formazione, i convegni, i dibattiti pubblici e privati dei quali Alessandra Siragusa divenne la il coordinatrice.

Il convegno pastorale “Centesimus Annus” dell’86, voluto da S.E il Cardinale Salvatore Pappalardo, sancì definitivamente la “rottura politica dei cattolici” ed Alessandra ne fu certamente una forte interprete: mantenere fermi i valori di riferimento, in contesti certamente diversi rispetto alle aggregazioni politiche di allora. Intanto la giovane Alessandra era divenuta consigliere di quartiere e Presidente della stesso, Resuttana- San Lorenzo e, successivamente, consigliere comunale nel 1990, divenendo all’interno del mondo politico cittadino la punta di diamante del retrostante “Gruppo Politica Giovani” e del successivo gruppo Daniele.

Alessandra fu una delle prime a comprendere che occorreva abbattere steccati, rompere i sistemi dei partiti e andare oltre. Tutti insieme nel ‘91 fondammo la Rete ed Alessandra Siragusa divenne certamente uno dei maggiori interpreti di quella rottura. Forte, tenace, riflessiva, sempre generosa e trascinante venne chiamata nel ’93 da Luca Orlando alla guida del Dipartimento Pubblica Istruzione del Comune di Palermo. Da quel ruolo Alessandra dimostrò che la politica doveva divenire concretezza, che la politica era chiamata, come diceva spesso, a dare risposte concrete alle esigenze reali dei cittadini. Alessandra comprese che la vera rivoluzione della città doveva nascere dalla formazione, dall’istruzione, dal diretto coinvolgimento giovanile; e allora la costruzione di decine di nuove scuole, l’eliminazione dei doppi e tripli turni in scuole spesso affittate dalla mafia. “E’ solo attraverso i giovani che possiamo minare, diceva uno scritto di Alessandra, l’ethos mafioso che si annida nella nostra società”. L’esperienza più importante e certamente la più efficacie, come tutti ricordiamo, è stata “Palermo apre le porte” e dunque “La scuola adotta un monumento”, nella quale saranno i ragazzi, in raccordo con i docenti e con le famiglie, a divenire i ciceroni delle nostre bellezze. Alessandra costruirà un nuovo modello tra Amministrazione Comunale e mondo dell’istruzione rendendo la scuola il centro del vero cambiamento della città: la primavera di Palermo. Ma Alessandra volle andare altre: ritenne infatti che tali manifestazioni dovessero divenire momento di avanzamento sociale anche e soprattutto attraverso l’apertura delle scuole cittadine durante i mesi estivi.

Con la conclusione dell’esperienza assessoriale al Comune di Palermo nel 2000, Alessandra dimostrerà che non occorrono poltrone istituzionali o governative per incidere direttamente sul tessuto sociale. Diverrà nel 2000 responsabile dell’Associazione Emily, portando avanti importantissime battaglie a favore della donna.

Era bello confrontarsi con lei, era bello averla a favore, era bellissimo averla come autorevole oppositore per il rispetto e l’attenzione che dava a coloro che la pensavano diversamente. Ricordo le battaglie all’interno del nostro Partito Democratico del quale Alessandra Siragusa fu autorevole esponente regionale e nazionale. La sua candidatura alle elezioni europee del 2004 non la porterà a Strasburgo ma porterà Alessandra ad essere la donna più votata nella circoscrizione Sicilia-Sardegna con 62.000 preferenze. Fu autorevolissima interprete dell’introduzione in Italia della legge sulla rappresentanza di genere, sul ruolo della donna e sui meccanismi legislativi in grado di agevolare questo percorso. Alessandra fu una di quelle donne che seppe conquistare, grazie alla sua autorevolezza e capacità, i vari ruoli istituzionali da lei ricoperti nel tempo, non usufruendo di “agevolazioni” di alcun genere.

Divenne certamente uno dei riferimenti più autorevoli del partito in Sicilia, che non sempre seppe valorizzarla adeguatamente.

Ma Alessandra continuerà le sue battaglie, la sua forza di volontà, la consapevolezza di essere utili alla società faranno si che entrerà al Parlamento Nazionale nel 2008. Un turbine il nostro Onorevole, che evidentemente non amava essere chiamata tale. In pochi mesi diviene uno dei parlamentari più attivi della nostra Repubblica, divenne il Parlamentare siciliano più produttivo della storia del Parlamento nazionale. Penso ad esempio ai tantissimi ddl presentati: sulla salvaguardia del sistema scolastico; sulla rappresentanza di genere piuttosto che sulla tutela della donna; sulla revisione del diritto di famiglia; sulla tutela dell’ambiente e sulla revisione del codice dei beni culturali….

Alessandra è stata una delle donne più trascinanti della politica siciliana, una donna di grandi passioni: per l’impegno sociale che la animava nel voler servire gli altri attraverso una propria diretta partecipazione. A tal proposito credo oggi si possa raccontare pubblicamente ciò che accadde il 7 dicembre scorso, avvenimento che ritengo sia la sintesi di quanto finora detto nei confronti di Alessandra. Andai a farle compagnia in ospedale e lei mi fece capire di volere votare alle primarie del giorno successivo. Con la complicità dei suoi occhi, chiamai immediatamente alcuni gli amici di partito, da Franco Piro e Giuseppe Lupo a Davide Faraone e Carmelo Miceli ed insieme organizzammo, per la domenica 8 una silenziosa spedizione dell’intera commissione elettorale in ospedale. Preferisco non raccontare i preparativi e le dovute precauzioni che abbiamo dovuto adottare. Alessandra votò dinanzi al presidente della commissione e all’amico Carmelo Miceli segretario provinciale del partito. Quando tutti andarono celermente via, con voce flebile e delicata Alessandra disse: Manlio oggi mi hai reso felice!

Con Alessandra vanno via un passato recente e bellissimo per la città: la “Primavera di Palermo” ed un futuro prossimo importante per tutti noi: Alessandra sarebbe stata, con grande possibilità, il prossimo ed autorevolissimo Sindaco della nostra amata città.

Oggi Alessandra passa il testimone ai suoi due meravigliosi figli; Carlo, studente di economia in una delle più prestigiose università del mondo, Princepton University (USA) e Marta piccola bimba meravigliosa e dolce.

Non credo occorra scrivere altro per spiegare la sua passione e per non smentire la sua bellissima vita.

Arrivederci Ale !


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