Alessi e Bellini non si presentano| Incontro con Marchetta e Vita - Live Sicilia

Alessi e Bellini non si presentano| Incontro con Marchetta e Vita

Alla conferenza stampa post primarie solo Vita e Marchetta che sostengono il vincitore. Il palco è però per Piero Macedonio (Patto per il Territorio) che accusa il Pd di stare tramando qualcosa: “Alessi non è candidato che piace ai poteri forti. Forse ci sono altri interessi”

agrigento 2020
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AGRIGENTO – Alla conferenza stampa post Agrigento 2020, i nomi che mancano fanno più rumore dei politici presenti questa mattina alla sede del Pdr, il partito democratico per le riforme. A varcare la soglia per primo è Pietro Marchetta, seguito a ruota da Peppe Vita. A mancare sono invece i pezzi forti della coalizione, coloro che rappresentano l’alfa e l’omega di queste primarie tanto discusse. Il primo è Epifanio Bellini che, in attesa delle decisioni del Pd su Agrigento 2020, ha deciso di non presentarsi.

Il secondo è il vincitore Silvio Alessi, il candidato della discordia, perché appoggiato dal “Patto per il territorio” di Riccardo Gallo, deputato di Forza Italia e vicecoordinatore regionale del partito berlusconiano; il presidente dell’Akragas era luomo più atteso ma è stato trattenuto da impegni a Palermo. A prendere la scena è comunque Piero Macedonio del Patto del Territorio, uomo di grande esperienza politica con un passato in Forza Italia: “il 16,7% di votanti è un grande dato per le primarie – esordisce Macedonio che subito dopo però passa all’attacco – Questo risultato è la nostra voce; noi non abbiamo cospirato, le nostre riunioni erano aperte e tutti, da dirigenti locali, regionali e nazionali, sapevano quello che stavamo facendo. Il risultato però, l’elezione di un candidato che sicuramente non è un militante della sinistra, non è andata a genio ed ha scatenato le polemiche”. Il leader del Patto per il Territorio, da un semplice commento post primarie, ha voluto difendere le primarie dalle accuse degli ultimi giorni. Macedonio ha quindi rilanciato su Fabrizio Ferrandelli, deputato regionale del Pd: “Ferrandelli non ha nulla a che vedere con suo padre, lui è un ragazzaccio che ha fatto una ragazzata, un cafone che ha usato il termine ‘vomitevole’ per quello che è successo ad Agrigento, dimenticando che lui, prima della sua ascesa politica era molto lontano del PD”.

Macedonio è sicuro: “sia Ferrandelli, che i vertici nazionali, sapevano quello che stava succedendo ad Agrigento e non hanno detto nulla”. Prima di terminare e di annunciare in seguito che lui farebbe patti “non solo con la destra e la sinistra, ma anche con il diavolo, pur di trovare una persona che sia utile a risollevare la città “, l’ex Forza Italia lancia l’ipotesi complottista dietro alle polemiche del Pd dopo l’elezione del candidato: “io non voglio lanciare nessun sospetto ma quando tutti i poteri si muovono in direzione contraria ad un candidato, vuol dire che c’è qualcosa di grosso sotto. C’è un interesse dietro la provincia agrigentina e qualcuno, forse, vuole impedire l’avanzata di questo candidato.” Nonostante abbia lanciato il sasso, Piero Macedonio non rivelerà quali sono questi presunti interessi di cui parla. Dopo la frustata di Macedonio, intervengono anche i “perdenti” della coalizione, che vengono fuori anch’essi da liste civiche e certamente non dal PD: Marchetta e Vita usano gli stessi termini, garantendo il loro appoggio al “vincitore Alessi”, difendendo le primarie e puntando il dito contro il Pd, reo di voler sfasciare qualcosa di importante: “Se Alessi garantisce una giunta di qualità, che sostenga i punti del programma che abbiamo firmato insieme io lo sosterrò”, afferma Peppe Vita; Pietro Marchetta gli fa eco: “queste primarie rappresentano un successo ed hanno alla base un programma che io stesso ho sottoscritto e che quindi sosterrò.

Siccome il candidato non è quello desiderato dal Pd, sono scoppiate le polemiche, ma le polemiche violentano Agrigento e gli agrigentini.” L’impressione finale è che il Pd verrà meno al patto, togliendo quindi alla coalizione delle primarie, il sostegno di Bellini, mentre gli altri due candidati sosterranno Alessi che è intenzionato ad andare avanti.

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