Emergenza rifiuti a Catania, "Fazioso attaccare Trantino"

Emergenza rifiuti a Catania, Pellegrino: “Fazioso attaccare Trantino”

La nota del vicepresidente vicario del Consiglio comunale
L'INTERVENTO
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CATANIA – Il vicepresidente vicario del Consiglio Comunale di Catania Riccardo Pellegrino interviene con una nota sull’emergenza rifiuti che da giorni interessa la città. “Affermare – scrive in una nota Pellegrino – che la città sia in ginocchio per colpa dell’amministrazione Trantino è fazioso e meschino”.

“Non è un’emergenza”

“Quello dei rifiuti è un tema – si legge nella nota – che da decenni continuiamo a trattare tutti i livelli come emergenziale, ma che emergenziale non è. È endemico, sistemico e culturale. Regione e Procura stanno cercando di trovare una strada per la riapertura della discarica di Lentini che non è però la soluzione all’emergenza in città: lo è solo in apparenza”.

“Riaperta la discarica – prosegue Pellegrino – non vedremo più i rifiuti forse, ma il problema resta. Il mio appello è innanzitutto ai miei colleghi consiglieri. Ognuno di noi è espressione di una fetta di città: andiamo porta a porta come si fa in periodo di campagna elettorale ed educhiamo noi per primi i cittadini al corretto smaltimento dei rifiuti”.

“Togliere gli ammortizzatori sociali”

“Ci sono tanti cittadini per bene e responsabili – si legge ancora nella nota di Pellegrino – ma ce ne sono anche tanti altri che non rispettano gli orari di conferimento, che non differenziano correttamente, che abbandonano in maniera scriteriata i rifiuti ovunque. È anche colpa loro se la città è in questo stato e se i costi della Tari sono così alti”.

“I cittadini per bene pagano anche per chi non paga, sia economicamente che in termini di decoro – scrive Pellegrino – e allora invece di multare, si tolgano gli ammortizzatori sociali a chi non rispetta le regole del vivere civile e non rispetta la città da cui pretende aiuto e sostegno”.

“L’altro mio appello – conclude Pellegrino – va invece al Governo centrale: si subordini il rilascio dell’ISEE al pagamento della Tari. Solo così, toccando direttamente le tasche di chi vuole fare il furbo, le amministrazioni avranno le risorse necessarie per fornire un servizio di qualità e ogni cittadino si sentirà coresponsabile”.


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