CATANIA. Non basterebbero litri d’inchiostro per raccontare il silenzio spettrale che regna nel punto vendita Despar di Via Verona. Gli scaffali vuoti e i visi contriti dei dipendenti sembrano una fotografia sbiadita dell’abbondanza e del calore umano che regnavano fino a pochi mesi fa tra i reparti di un tranquillo supermercato del centro di Catania. Da domani le saracinesche saranno abbassate. Lo stesso destino toccherà ad altri quindi punti vendita, quelli che non rientrano, al momento, in nessuna trattativa di cessione. I lavoratori lo hanno appreso da una missiva inviata dal nuovo liquidare del gruppo, lo stesso dirigente che hanno più volte cercato di incontrare nelle settimane scorse ma senza successo. Il 20 gennaio hanno già chiuso tre punti vendita: uno a Palermo, uno ad Acireale e uno a Tremestieri. Domani, la stessa sorte toccherà a sei supermercati: tre a Catania, uno a Valverde, uno a San Gregorio e uno a Pachino. Il ventisette sarà la volta degli Interspar “Le Zagare”, “Le Ginestre” e “Le Drupe” e di altri quattro punti vendita della provincia di Catania (Macali, Randazzo, Viagrande, San Giovanni La Punta).
Mentre l’impero Aligrup si sgretola e centinaia di persone perdono il posto di lavoro le trattative, tanto agognate nei giorni scorsi, sembrano allo stallo. L’incontro previsto per oggi con Conad è stato rinviato a data da destinarsi. In compenso, magra consolazione, con una mail di poche righe i dirigenti Aligrup hanno comunicato ai dipendenti che la prossima settimana dovrebbero ricevere una tranche dello stipendio di novembre.