“Quando la Cai rendera’ operativa la sua base presso l’aeroporto di Catania?”. Lo chiede Carmelo Lo Monte, capogruppo dell’Mpa alla Camera, in una interrogazione al presidente del Consiglio e ai ministri del Lavoro, del Welfare e delle Attivita’ produttive, sottolineando “che il Piano aziendale prevede sei basi di armamento, tra le quali figura quella di Catania, unica ancora non operativa”.
Inoltre, l’esponente del Movimento per l’Autonomia chiede l’intervento del governo nei confronti della Cai “affinche’ il personale navigante destinato alla base di Catania sia individuato tra quello in cassa integrazione in possesso di tutti i requisiti previsti dall’Accordo Quadro siglato il 14 settembre 2008, compreso quello della residenza nella provincia interessata”.
“Il personale navigante residente a Catania e attualmente in cassa integrazione – scrive Lo Monte nell’interrogazione – e’ composto da 14 unita’ (2 comandanti, 9 piloti e 3 assistenti di volo) e nessuno di questi e’ stato fino ad oggi assunto nuovamente dalla Cai, in contrasto con quanto stabilito appunto dall’Accordo dello scorso ottobre. La nostra preoccupazione – aggiunge – e’ giustificata dal fatto che nel verbale siglato dalla Cai con le organizzazioni sindacali lo scorso 19 febbraio 2009, sull’assunzione di 78 piloti attualmente in cassa integrazione, non appare piu’ il requisito della residenza. Inoltre, la scarsa chiarezza sui criteri che l’azienda intende applicare sulle assunzioni autorizza il timore che, completati gli organici prima dell’avvio effettivo della base di Catania – conclude Lo Monte -, i piloti li’ residenti non potranno usufruire dei meccanismi goduti da quelli residenti in altri territori, con il risultato di una ulteriore, pesante ricaduta sui livelli occupazionali dell’area catanese”.
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