PALERMO – Sono turisti e anziani a finire maggiormente nel mirino. Vengono raggiunte da malviventi a bordo di scooter che con una mossa fulminea si impossessano del bottino e si danno alla fuga. I residenti della zona di via Roma, nel cuore del centro storico, parlano di un’area ormai dimenticata, abbandonata dalle istituzioni e dalle forze dell’ordine.
Assistono coi loro occhi, quotidianamente, alla morte di una zona un tempo fiore all’occhiello del capoluogo siciliano. E non si danno pace. Non vogliono convivere con l’escalation di microcriminalità i cui segnali si fanno sempre più forti. Sono stanchi di farsi condizionare da un’atmosfera che descrivono “tesa” in cui “sembra esserci il coprifuoco dalle 17 in poi”. A sfogarsi è chi abita tra le vie Divisi, Montesanto, Calderai. Strade sempre più prese d’assalto dai malviventi.
Ultimo, in ordine di tempo, lo scippo ai danni di una donna che stava percorrendo insieme al figlio il tratto di via Roma all’angolo con via Divisi. A pochi metri dalla via famosa per i negozi di biciclette, un uomo ha raggiunto i due ed ha tentato di strapparle la collana. Il ragazzo, un sedicenne, non ci ha pensato un attimo ed ha sferrato un pugno al malvivente che si è così dato alla fuga per le strade circostanti. Sono proprio i vicoli del centro storico quelli in cui scippatori e rapinatori riescono a trovare immediato rifugio subito dopo avere messo a segno il colpo.
Una raffica di episodi preoccupanti “che mettono a repentaglio la nostra stessa incolumità”, dice Salvatore Montale, residente in via Montesanto. Da anni ormai, nella zona notiamo due ragazzi aggirarsi a bordo di un ciclomotore. Crediamo siano stati loro a farci trovare diverse volte le auto danneggiate. Qui non si vive più tranquilli, non è nemmeno possibile garantire sicurezza ai turisti. Si verifica uno scippo al giorno”.
“E’ proprio così – aggiunge Sergio Pullara – che abita in via Fiume. A fine giugno, uscendo da casa, ho sentito delle urla. Mi sono voltato e c’era una donna di circa 60 anni a terra, sanguinava da un ginocchio. Era una turista tedesca, stava passeggiando da sola, scattava alcune fotografie. Ma qualcuno ha tentato di scipparle la borsa, facendola cadere”.
Una scia di aggressioni che da aprile ad oggi sembra non placarsi e nei confronti della quale i residenti chiedono maggiori controlli alle forze dell’ordine. Basti pensare che risale soltanto al 17 giugno scorso l’assalto ai danni di un turista australiano. Ancora una volta i malviventi sono entrati in azione tra via Roma e via Divisi, spingendo l’uomo e tentando di impossessarsi della sua macchina fotografica. Il turista è stato trasportato in ospedale, così come l’ospite ligure dell’hotel Concordia circondato e picchiato da una gang armata di bastoni a metà maggio.
Un fenomeno di fronte al quale il sindaco Leoluca Orlando ha più volte espresso le sue scuse a nome della città. Ma questo non basta a chi chiede di sentirsi al sicuro. “Non sono sufficienti le volanti che intervengono quando il danno è già stato fatto – dice Maurizio Vitello – ma è necessaria un’attività di prevenzione che scoraggi queste bande che seminano il terrore dalla stazione centrale in poi”.
E, in effetti, da quindici giorni l’attività della polizia è stata potenziata. Il commissariato Oreto-Stazione coordina infatti i servizi volti a contrastare la criminalità diffusa, per i quali entrano in azione una pattuglia mista appiedata, formata da poliziotti di quartiere e da militari dell’Esercito, in grado di raggiungere anche gli itinerari non accessibili con le auto. Sotto stretto monitoraggio, mattina e sera, ci sono le vie Merlo, Paternostro e Alloro, mete principalmente turistiche per la presenza di monumenti.
“Al fianco delle pattuglie miste – sottolineano dalla Questura di Palermo – lavorano le volanti. Inoltre, all’attività di prevenzione si aggiunge quella del monitoraggio di soggetti pregiudicati, già noti alle forze dell’ordine. Nelle ultime due settimane – precisano – nella zona sono state controllate trecento persone, cinquantasette autoveicoli e venti motoveicoli. Gli agenti del commissariato Oreto-Stazione, insieme alle volanti e agli equipaggi del Reparto prevenzione crimine, hanno perlustrato le vie Roma, Divisi, Gorizia, Montesanto e Maestri d’Acqua, procedendo al controllo di tutte le persone, di tutti i veicoli presenti sulla sede stradale o condotti sulla pubblica via, ma anche delle attività commerciali presenti all’interno dell’isolato. Il trenta per cento di coloro che sono stati controllati è risultato pregiudicato. Nel frattempo – concludono dalla questura – è stata potenziata anche l’attività di osservazione e di monitoraggio da parte degli agenti in borghese, in azione anche nelle vie Maqueda, Torino, Milano, Trieste e in piazza Giulio Cesare, zone in cui, dal 18 giugno al 3 luglio sono state arrestate quattro persone, due per detenzione di sostanza stupefacente, una per scippo e un’altra per rapina”.