Trivelle, Lo Bello tranquillizza l'Ars |Baccei: "Mutuo inevitabile" - Live Sicilia

Trivelle, Lo Bello tranquillizza l’Ars |Baccei: “Mutuo inevitabile”

In aula il governatore è stato sostituito dall'assessore, che ha ribadito i concetti espressi dal presidente nei giorni scorsi: "L'intesa non deturpa il paesaggio e salva tanti posti di lavoro". L'assessore all'Economia: "Il prestito da due miliardi era necessario". Rinviata la mozione contro Patrizia Monterosso. Cracolici: "Quell'atto è inammissibile".

PALERMO – Il presidente della Regione non c’era. La mozione contro Patrizia Monterosso non si è nemmeno discussa. Così, la tanto attesa seduta d’Aula di oggi si è risolta quasi interamente in un intervento del vicepresidente della Regione Mariella Lo Bello, in un clima tutto sommato sereno, quasi ecumenico. Clima che ha spinto, a fine seduta, il presidente dell’Ars Ardizzone a richiamare l’Assemblea all’unità “nella difesa dello Statuto, e contro i giornali del Nord che ci dipingono come brutti, sporchi e cattivi”.

Di certo, anche oggi il parlamento non si è distinto in produttività. E l’intervento di Mariella Lo Bello ha sostanzialmente confermato le prese di posizione del governatore nei giorni scorsi: “L’intesa con Eni e Assomineraria non deturpa l’ambiente, crea occasioni di lavoro, salvaguardia il polo produttivo di Gela e crea, in prospettiva, nuovi posti di lavoro”.

Un intervento raccolto dall’Aula con atteggiamento benevolo, verso quel vicepresidente nei confronti del quale, anche dall’opposizione, sono arrivati attestati di stima. Accompagnati, però, dal rammarico (è il caso dei parlamentari del Movimento cinque stelle, ma anche di Toto Cordaro e Francesco Cascio) per l’assenza del presidente. Un’assenza che in mattinata il capogruppo di Forza Italia ha invece descritto come “l’ennesimo sfregio nei confronti del parlamento”.

Insomma, il tema trivelle, nonostante il rilancio anche di qualche deputato di maggioranza, appare “raffreddarsi” un po’. E il dibattito è stato comunque rinviato a martedì prossimo. Iniziano ad affacciarsi, infatti, i temi assai scottanti che riguardano i conti della Regione. Stamattina, infatti, in commissione bilancio è arrivato l’assessore all’Economia Alessandro Baccei. Le questioni-chiave sono ovviamente quelle riguardanti il mutuo e la prossima Finanziaria. E il neo assessore non ha girato troppo attorno alla questione, ufficializzando, di fatto, il ricorso all’esercizio provvisorio: “Entro metà dicembre presenteremo il Documento di Economia e Finanza, il bilancio e la Legge si stabilità, con i tempi di discussione si arriverà a gennaio o febbraio, quindi sarà inevitabile andare all’esercizio provvisorio”. Poi, come detto, il tanto contestato mutuo: “Siccome è necessario immettere liquidità all’interno della Regione perché non c’è, – ha spiegato Baccei – quel mutuo è necessario. Parlando ancora dell’incontro avuto ieri al Ministero dell’Economia, Baccei ha spiegato: “E’ stato un incontro positivo, è stato condiviso il metodo, anche di fare un’operazione di pulizia sui bilanci, avviare un piano di riforme concreto, a quel punto da Roma ascolteranno tutte le nostre richieste. Ieri ho trovato di nuovo apertura, tanto è vero che stasera manderemo un documento in cui saranno formalizzate le nostre richieste”.

E in commissione bilancio si è discusso anche di Spi. Presente l’amministratore unico della società Rino Giglione, che ha provato a fare chiarezza sull’azienda che gestisce il patrimonio immobiliare siciliano. “Le risposte fornite alla commissione – ha commentato però il vicepresidente Vincenzo Vinciullo – non ci hanno convinto più di tanto. Il dirigente ci ha assicurato che nessuna contestazione della Corte dei conti è in atto sulla questione riguardante il mega censimento e la vendita degli immobili. Ma noi – aggiunge il parlamentare – vogliamo vederci chiaro e chiederemo lumi, in maniera formale, direttamente ai magistrati contabili”.

Proprio una condanna della Corte dei conti, invece, ha rappresentato “l’innesco” per la mozione con la quale il gruppo del Movimento cinque stelle ha chiesto la rimozione del Segretario generale Patrizia Monterosso. Una mozione posta oggi all’ordine del giorno, dopo mesi di attesa. Un’attesa inutile, finora. La mozione, infatti, non si è discussa. E non è nemmeno scontato che possa essere mai discussa. Ritenuta “ricevibile” dal presidente dell’Ars, potrà essere considerata “inammissibile” dai parlamentari regionali. Una decisione che “affosserebbe” la mozione. E sull’argomento, qualcuno ha già le idee chiare: “Quella mozione – ha detto infatti Antonello Cracolici – è assolutamente inammissibile. Anzi, creerebbe un precedente molto pericoloso”.

19.00 Si è chiusa la seduta.

18.51 Vinciullo (Ncd): “Perché a Siracusa è stata sostituita la dirigente Basile? Era forse più a sinistra di un governo che stava spostandosi al centro? Da lì, è iniziata una vera e propria intifada”.

18.49 Assenza (Forza Italia): “Chiedo al presidente dell’Ars se è vero che i trasferimenti dalla Regione all’Ars sono in ritardo di circa 47 milioni. Vorrei capire il perché o se questa Assemblea è considerata una palla al piede. E non vorrei che su questi fatti incida il fatto che oggi si discutesse del Segretario regionale Patrizia Monterosso”.

18.46 Panepinto (Pd): “Ho sentito l’intervento sulla Sovrintendenza di Siracusa, ma lo stesso sta avvenendo ad Agrigento. Non si possono fare scelte univoche? Ed evitare che questa Regione appaia schizofrenica? Forse andrebbero interrotte le rotazioni”.

18.44 Il capogruppo di Forza Italia Falcone invece chiede notizie sui commissari delle Province e la nomina dei componenti della commissione d’indagine sulla Formazione professionale.

18.40 Zito (Movimento cinque stelle) chiede chiarimenti su quanto stia avvenendo alla Soprintendenza di Siracusa.

18.35 Cascio (Ncd): “Avrei preferito che si potesse discutere oggi, visto che martedì non sarò qui, a causa di una missione a Bruxelles, per motivi istituzionali”.

18.29 Ardizzone: “Rinviamo la discussione a martedì prossimo, e spero che in quell’occasione non si dia spazio alle polemiche, ma alle cose che ci uniscono”.

18.23 Marziano: “La costruzione delle piattaforme non crea alcun impatto di natura ambientale, e anzi può ridare vita al nostro settore metalmeccanico”.

18.21 Marziano: “Il protocollo d’intesa sottolinea le prerogative e l’autonomia dell’Assemblea regionale siciliana. Questo protocollo è assolutamente trasparente. Tutte le attività che le società vogliono avviare sono messe nero su bianco”.

18.18 Marziano: “L’accordo con Assomineraria prova a potenziare l’apparato produttivo della Sicilia, di tornare a produrre e anche il sacrosanto rispetto dell’ambiente. Inoltre, il protocollo d’intesa salvaguardia posti di lavoro”.

18.16 Prende la parola il presidente della commissione Attività produttive Bruno Marziano.

18.14 Lo Bello: “Spero che tra governo e parlamento ci sia armonia. In Sicilia c’è dell’oro, quello nero, quello gassoso, usiamolo”.

18.10 Lo Bello: “Sono comunque molte le aree protette in Sicilia, lì non si può trivellare. E lo sblocca Italia ci consentirà di avere un ruolo più attivo, di segnalare le anomalie e di non essere solo consultati”.

18.06 Lo Bello: “La raffineria di Gela non faceva più profitti, e non reggeva più. Con questo accordo abbiamo ottenuto un risultato: anche le piattaforme offshore vanno considerate società con sede in Sicilia, in modo che paghino qui i canoni e siano soggetti alla nostra fiscalità. L’accordo è stato firmato alla presenza del ministro Guidi. Questo è un precedente importante: chi produce in Sicilia deve pagare in Sicilia”.

18.04 Lo Bello: “Come dice Crocetta, non deve esserci distanza tra sviluppo e tutela dell’ambiente”.

17.59 Lo Bello: “Le società Enimed, Erminio ed Edison, con sede in Sicilia, hanno manifestato l’intenzione di investire 2,4 miliardi in Sicilia per creare posti di lavoro per settemila unità. I progetti sono stati valutati positivamente dal ministero”.

17.57 Lo Bello: “L’accordo con Eni ha salvato una realtà produttiva a Gela e ha posto paletti per evitare lo sfruttamento del territorio siciliano”.

17.55 Lo Bello: “Gli interventi off shore sono stati finora gestiti dallo Stato e alla Regione spettava solo un parere. Lo sblocca Italia invece dispone di concordare gli interventi con le Regioni, che non vanno solo ‘sentite'”.

17.50 Il vicepresidente della Regione Lo Bello inizia il proprio intervento.

17.48 Ardizzone: “Serve un momento di sintesi e una riflessione all’interno dei gruppi. Intanto lascerei la parola all’assessore Lo Bello”.

17.46 Il presidente Ardizzone: “L’ordine del giorno è impegnativo. Ma mi complimento col vicepresidente Lo Bello. La materia è complessa e serviranno parecchi giorni. Non basterà solo una seduta. Siamo in un momento di passaggio fondamentale per la Sicilia”.

17.44 Zafarana (M5S): “E’ stato Crocetta a firmare gli accordi con Eni e Assomineraria, accordi firmati sopra le teste di noi deputati. Serviva la sua presenza”

17.42 Cordaro (Pid): “Il presidente Crocetta ha tutto il diritto di farsi rappresentare dal suo vice. Ma per un tema delicato come quello delle trivelle, serviva un confronto diretto col governatore”.

17.24 Cracolici (Pd): “Sono per l’inammissibilità della mozione contro il segretario generale Patrizia Monterosso. Si tratterebbe di un precedente pericoloso”.

17.22 Inizia la seduta.

17.15 “Il ricorso all’esercizio provvisorio per il bilancio della regione consentirà, già nelle prossime settimane, al governo Crocetta di chiudere un accordo con l’esecutivo nazionale che sblocca diverse partite dello strumento finanziario, ad iniziare dal patto di stabilità che tiene fermi diversi milioni di euro che potrebbero essere spesi entro la fine dell’anno per investimenti. Credo che la scelta dell’assessore Baccei di proporre l’esercizio in dodicesimi sia necessaria ed al tempo stesso utile”. Lo afferma il renziano Gianfranco Vullo, deputato regionale del Partito Democratico.

17.08 Potrebbe essere rinviata la mozione contro Patrizia Monterosso. Questa la indiscrezione che filtra in questi minuti nei corridoi di Palazzo d’Orleans.

16.56 Alla domanda se il mutuo da due miliardi era necessario, Baccei ha replicato: “Siccome è necessario immettere liquidità all’interno della Regione perché non c’è, è necessario, nei confronti del Governo nazionale che a sua volta si è impegnato con la Commissione europea”.

16.50 “Entro metà dicembre presenteremo il Documento di Economia e Finanza, il bilancio e la Legge si stabilità, con i tempi di discussione si arriverà a gennaio o febbraio, quindi sarà inevitabile andare all’esercizio provvisorio”. Lo ha detto l’assessore all’Economia della Sicilia, Alessandro Baccei uscendo dalla Commissione Bilancio all’Assemblea regionale siciliana dove è stato presentato il ddl per la contrazione di un mutuo da due miliardi della Regione.

16.36 “Abbiamo chiesto un approfondimento agli uffici dell’Ars per valutare se lo stato di indebitamento riguarda solo il settore della sanità o se ci sono altri settori con la stessa crisi di liquidità”. Lo annuncia il presidente della commissione bilancio dell’Ars Nino Dina, a proposito del disegno di legge con il quale la Regione siciliana dovrà recuperare due miliardi con un mutuo trentennale che serviranno principalmente per pagare i debiti con le imprese nel settore sanitario.

16.24  “Schizofrenia allo stato puro”. Questo il commento a caldo del presidente della commissione Ambiente e territorio, il deputato M5s Giampiero Trizzino, dopo che per la seconda volta, in due giorni consecutivi, viene meno il numero legale per il voto alla proposta di referendum che va contro le trivellazioni e per fermare, quindi, gli effetti dell’art. 38 dello Sblocca Italia. “Soltanto una settimana fa, – afferma Trizzino – gli stessi deputati che oggi hanno fatto mancare il numero legale per la votazione, inveivano e protestavano contro questo articolo folle, indignandosi per l’atteggiamento favorevole del governo regionale nei confronti delle ditte petrolifere”. “Cosa sarà successo nel frattempo non è dato sapersi, – commenta il presidente della IV commissione – ad esempio, l’onorevole Ferrandelli dovrebbe spiegarci se le sue azioni contro le trivelle sono eseguite da cittadino singolo o per conto del suo gruppo politico, il Pd, che invece non ha assunto una posizione univoca e sicuramente non apertamente contraria all’articolo dello Sblocca Italia”. “Alcuni deputati sono arrivati addirittura a sostenere non prioritaria la trattazione dell’argomento trivelle; a questo punto vorrei capire quali argomenti sono da ritenersi urgenti in materia di ambiente in Sicilia”. La commissione, con il presente Odg, è stata rinviata, ancora una volta, alla prossima settimana. “Invito i componenti ad essere presenti e numerosi alla commissione di martedì prossimo – conclude Trizzino – e li esorto a prendere le distanze da questa decisione scellerata ‘impupata’ dal premier Renzi nello Sblocca Italia e sostenuta di buon cuore dal governatore Crocetta”.

16.20 “Non cambia nulla, anzi… esprimerà comunque la posizione del governo essendo vice presidente della Regione e, tra l’altro, con qualche dettaglio in più visto che è stata anche assessore al Territorio e all’Ambiente”. Lo dice Fabrizio Ferrandelli (Pd), apprendendo che sarà il vice presidente della Regione, Mariella Lo Bello, e non il presidente Crocetta a riferire nel pomeriggio all’Ars sulla vicenda delle trivellazioni petrolifere. Il deputato regionale del Pd, nei giorni scorsi, ha predisposto un odg per chiedere a Crocetta di impugnare presso la Corte Costituzionale l’art.38 dello ‘Sblocca Italia’ ai sensi dell’art. 30 dello Statuto siciliano e ha lanciato una petizione online su www.ferrandelli.it per fermare le trivelle in Sicilia.

La mozione anti-Monterosso e l’accordo sulle trivelle. Il piatto dell’Ars oggi è ricco, e promette polemiche. Anzi, ne ha già offerta una, prima ancora che la seduta abbia inizio. Il presidente della Regione Crocetta non ci sarà. Sarà quindi il vice presidente della Regione, Mariella Lo Bello, a riferire nel pomeriggio all’Ars sulla vicenda delle trivellazioni. Il governatore è impegnato in incontri istituzionali a Roma e rientrerà a Palermo probabilmente domani.

Eppure, la presenza del governatore era molto attesa. Il tema dell’accordo con l’Eni aveva infatti fatto alzare un polverone. Anche all’interno della maggioranza non sono mancati i dubbi, che hano trovato una loro rappresentazione concreta nel voto favorevole di diversi parlamentari del Pd alla mozione per stoppare ogni attività di trivellazione, avanzata dal Movimento cinque stelle e sostenuta anche dal centrodestra. “Una mozione non può fermare una legge”, aveva in quelle ore replicato secco Crocetta, facendo riferimento in particolare all’articolo 38 dello “Sblocca-Italia”. Che dava il via, appunto, anche agli interventi nel territorio siciliano.

Tra i parlamentari che avevano richiesto al presidente della Regione la presenza in Aula, anche il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, che oggi però dribbla le polemiche: “La seduta – dice – si svolgerà regolarmente e sarà pienamente legittimata dalla presenza del vicepresidente Mariella Lo Bello. Insomma, il governo ci sarà e questo basta, il presidente era impegnato per motivi istituzionali e me l’ha comunicato ufficialmente”.

Ma l’annunciata assenza di Crocetta non è stata affatto digerita dall’opposizione. Molto duro il capogruppo di Forza Italia Marco Falcone: “Questo è l’ennesimo gesto di sufficienza e sfregio nei confronti dell’Assemblea e dei cittadini su un tema tanto importante, sentito e dibattuto dalla popolazione siciliana. Dal Bis al Ter – aggiunge Falcone – poco sembra dunque essere cambiato. La maggioranza non è stata affatto ricompattata e Crocetta continua a non ricordare che un presidente ha il dovere di presentarsi di fronte al Parlamento per spiegare le proprie scelte ed assumersi le proprie responsabilità”.

E in effetti, sull’argomento la maggioranza non è che sia così “monolitica”. Esattamente due settimane fa, infatti, la mozione dei cinquestelle che puntava a bloccare le trivellazioni, è stata votata favorevolmente anche dai parlamentari Pd Mariella Maggio, Giovanni Panepinto, Fabrizio Ferrandelli, Marika Cirone, Antonella Milazzo e Giuseppe Arancio. Una posizione presa nonostante il governo, rappresentato in quella seduta dall’assessore al Territorio Maurizio Croce, si fosse espresso in maniera esattamente opposta. E il “no” all trivelle è stato ribadito in maniera molto forte dallo stesso Fabrizio Ferrandelli, che si è detto pronto anche a presentare un ordine del giorno per l’abolizione dell’articolo 38 dello “Sblocca Italia”. Un atto, a dire il vero, che nella sostanza ricalca quanto già approvato appunto due settimane fa. Ma che assume comunque una valenza politica. La maggioranza, sulla questione trivelle, non è unita.

Ma potrebbe ritrovare l’unità sul secondo “tema forte” di giornata: la mozione con la quale il Movimento cinque stelle chiede la rimozione del Segretario generale Patrizia Monterosso. I motivi della “censura” sono legati essenzialmente alla condanna della Corte dei conti per gli extrabudget oltre che per il ricorso a dirigenti generali esterni. In questo caso, l’assenza del presidente della Regione assume un altro valore. Crocetta, infatti, ha snobbato fin da subito la discussione di questa mozione: “Trovo assurdo – ha detto il governatore – che da mesi il Parlamento venga continuamente sollecitato a discutere, non di leggi e riforme in grado di dare slancio alla Sicilia e risolvere i drammatici problemi occupazionali e di sviluppo che interessano l’Isola, ma piuttosto di una serie continua di mozioni, che assumono soltanto il ruolo fuorviante di dibattere su cose che non servono alla Sicilia. La scelta dei collaboratori così come accade all’Ars, – ha aggiunto il governatore – dove è fatta unilateralmente dai deputati, è per sua natura effettuata intuitu personae dai rappresentanti del governo. Trovo singolare poi che tale mozione venga incardinata senza la decisione della conferenza dei capigruppo e spero che tale organo si pronunci per evitare un inutile dibattito”.

Su questo punto, il presidente dell’Ars Ardizzone nei giorni scorsi ha replicato un po’ piccato, sottolineando che quella mozione è “ricevibile”, ma ricordando anche che il regolamento dell’Ars consente ai parlamentari di giudicarla, in Aula, inammissibile. All’articolo 160, per la precisione: “Nel caso di materia ritenuta estranea alla competenza dell’assemblea, l’assemblea medesima decide, per alzata e seduta”. In quel caso, la maggioranza ha un’occasione d’oro per dimostrare la fedeltà politica a quel governatore che ha definito, in Aula, Patrizia Monterosso un esempio di legalità e coraggio.


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