Drastico taglio del Quirinale sugli alloggi di servizio: per volontà di Mattarella, a settembre sarà rivisto l’elenco dei dipendenti che attualmente occupano i 58 appartamenti che la presidenza della Repubblica possiede nella zona adiacente al palazzo del Quirinale, e solo pochi potranno restare. Dopo la “setacciata”, secondo le previsioni che si fanno al Quirinale, la gran parte degli inquilini sarà infatti invitata a lasciare gli alloggi.
La rivoluzione voluta da Mattarella prevede che l’appartamento di servizio sia riservato solo ed esclusivamente a quei dipendenti (funzionari o tecnici) che per la natura del loro servizio devono essere sempre reperibili e “a portata di mano”. Tutti gli altri dovranno traslocare entro due anni. Gli appartamenti liberati saranno riutilizzati come uffici o comunque per usi di interesse pubblico. L’obiettivo dell’operazione, spiegano al Quirinale, è quella di risparmiare denaro pubblico e, specie dopo l’apertura del palazzo ai cittadini, restituire spazi all’uso pubblico. Il desiderio di Mattarella è quello di porre termine alla concessione di questo “benefit” nei casi in cui non sussistano motivate esigenze di servizio. A disciplinare la materia è un decreto presidenziale varato dal segretariato del Quirinale lo scorso sei agosto: il provvedimento mette ordine in una prassi che vede da molti anni risiedere negli appartamenti quirinalizi numerose persone che con le nuove regole non avranno più titolo per restare.