PALERMO – È in corso, in questi momenti, una riunione al Ministero delle imprese del made in Italy una riunione che coinvolge lo stesso ministero e i sindacati di Almaviva Contact, Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil
Le parti stanno discutendo del futuro di 700 lavoratori in cassa integrazione a zero ore, dunque a rischio licenziamento. La maggior parte di loro sono ex operatori “1500”, il numero verde di pubblica utilità attivato nel gennaio 2020 dal ministero della Salute per rispondere ai dubbi della cittadinanza sull’emergenza Covid-19 “Stando agli impegni presi dalla committenza pubblica (e finora disattesi), il 1500 sarebbe dovuto diventare un servizio strutturato per la gestione delle emergenze sanitarie e garantire la continuità occupazionale di circa 200-400 lavoratori. Un progetto che però si è arenato nei meandri delle burocrazie interministeriali”, afferma Daniele Carchidi della Slc-Cgil.
Durante il tavolo sarebbe emersa l’ipotesi di rendere strutturale il numero di pubblica utilità 1500 con volumi che impiegherebbero circa 100 persone, secondo quanto si apprende da fonti sindacali.
“Oggi – aggiunge Carchidi – in previsione della scadenza dell’ammortizzatore sociale, al governo chiederemo di saturare tutti gli esuberi, partendo dalla richiesta del mantenimento degli impegni assunti dal Ministero della Salute prevedendo ulteriormente percorsi di formazione mirati e il coinvolgimento di aziende a partecipazione statale“.