PALERMO – La norma sulle clausole sociali nel settore dei call center è stata del tutto ignorata nel cambio di appalto deciso dalla società Octo Telematics a vantaggio di Nethex SpA, per la commessa di Palermo, in carico ad Almaviva Contact fino al 30 giugno scorso. E’ quanto emerge dal confronto tenuto il 3 agosto nella sede del Mise tra aziende e sindacati. Come confermato dal ministero dello Sviluppo Economico e sottolineato dai rappresentanti sindacali, le clausole sociali sono poste “a salvaguardia delle prerogative in capo ai lavoratori impegnati presso l’azienda erogante il servizio prima della gara”, fondate sulla “localizzazione del servizio e sul passaggio dei lavoratori occupati dal precedente fornitore”.
Previsioni di legge eluse nel caso Octo Telematics, per il quale il ministero dello Sviluppo Economico ha rilevato che “la componente occupazionale non risulta adeguatamente salvaguardata generando, di conseguenza, un esubero presso il fornitore che eseguiva il servizio prima della nuova assegnazione”. Le clausole sociali nel settore call center, previste dalla legge 11 del 2016, attribuiscono ai lavoratori, nei cambi d’appalto, il diritto a proseguire il proprio rapporto di lavoro con il fornitore subentrante e allo stesso tempo assegnano al committente pubblico o privato l’obbligo di comunicazione ai sindacati. Anche alla luce delle lineari valutazioni istituzionali espresse sulla vicenda, Almaviva Contact ribadisce la richiesta al ministero dello Sviluppo Economico, del Lavoro e delle Politiche sociali di ripristinare con urgenza un essenziale principio di legalità, attraverso un intervento diretto a garantire l’applicazione della norma e il pieno riconoscimento dei diritti dei lavoratori. Un intervento, da parte del dicastero competente, necessario ad assicurare il corretto funzionamento del settore e il rispetto di una inequivocabile legge dello Stato a tutela non delle singole aziende ma dei lavoratori e del territorio, la cui elusione determinerebbe conseguenze gravi sulla parità di condizioni e sulla tenuta dell’occupazione.
“Le clausole sociali hanno rappresentato e rappresentano una conquista di civiltà perché prevedono che non è possibile l’aggiudicazione di appalti nel settore dei call center, per i quali il ribasso ricada unicamente sul costo del lavoro e quindi sui diritti dei lavoratori. Se davvero siamo in presenza di un mancato rispetto delle clausole a Palermo che penalizzerebbe i lavoratori di Almaviva, sarebbe una grave violazione di legge, che impone un urgente e risoluto intervento del Governo nazionale per il ripristino della legalità.” Lo dichiara il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.