Almaviva, tavolo a Roma | Scavone: "Evitare licenziamenti" - Live Sicilia

Almaviva, tavolo a Roma | Scavone: “Evitare licenziamenti”

Faraone attacca Di Maio: "E' un irresponsabile".

La vertenza
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PALERMO – Vertice oggi a Roma sul destino di Almaviva. “Il Governo regionale è accanto e insieme ai lavoratori per la salvaguardia dei livelli occupazionali di Almaviva Palermo”. Lo ha dichiarato Antonio Scavone, assessore regionale del Lavoro, dopo avere partecipato all’incontro svoltosi questo pomeriggio presso il Ministero del Lavoro a Roma per scongiurare il piano di esuberi annunciato dall’azienda nel sito del capoluogo e che prevede nel breve periodo un taglio di circa 1600 dipendenti. “Intervenendo come governo regionale all’incontro – ha proseguito Scavone – abbiamo chiesto al Governo nazionale, in un momento di grande crisi occupazionale e in particolare nel settore dei call center, impegni concreti per evitare i licenziamenti annunciati dall’azienda, nonché interventi strutturali rivolti alla risoluzione delle difficoltà di tutta la filiera del comparto dell’ information technology sulla quale, è bene ribadirlo, è necessario altresì che gli enti preposti vigilino al fine di una corretta applicazione del costo del lavoro. Non è più il momento di interventi tampone, bensì di soluzioni che garantiscano il mantenimento dei già ridotti livelli occupazionali. Certamente questo Governo regionale non consentirà che la Sicilia possa essere considerata una prateria di scorribande speculative”.

Il tavolo istituzionale tenutosi oggi al ministero del Lavoro riguardo il futuro dei lavoratori della sede di Palermo del call center Almaviva Contact “è stato solo un incontro interlocutorio, ci siamo dati appuntamento alla prima settimana di settembre per riaggiornarci”. Così il segretario nazionale della Uilcom, Pier Paolo Mischi, al termine della riunione, segnalando quindi che per i 1.600 lavoratori a rischio esubero (sui circa 3.000/3.500 della sede di Palermo) non ci sono al momento grandi novità. “Invitiamo i committenti a riflettere in maniera fattiva e a trovare soluzioni per evitare l’apertura di procedure formali”, ha continuato Mischi. E tornando in generale al settore dei call center e alle sue problematiche, il sindacalista ha aggiunto “credo sia giusto che il ministro Di Maio sia nelle condizioni di darci delle risposte – visto che in questo settore mancano ormai da tempo – nessuna risposta è, infatti, ancora arrivata sul reshoring, così come sul rispetto delle tariffe minime e sul costo del lavoro. Chiediamo risposte certe”.

“Ancora una volta registriamo un nulla di fatto. Di Maio anche questa volta non ha partecipato al tavolo e non è stata individuata una soluzione per scongiurare a fine settembre le procedure di licenziamento per 1.600 persone”. Lo dichiara il segretario generale Slc Cgil Palermo, Maurizio Rosso, a conclusione del tavolo che si è svolto questo pomeriggio al Mise sulla vertenza Almaviva Contact di Palermo. Il segretario Maurizio Rosso, presente con una delegazione di lavoratori Almaviva, ha invitato i dirigenti del ministero a chiedere formalmente al ministro Di Maio di bloccare i licenziamenti. “Si fermi questa gara al massacro, licenziare è da irresponsabili, non possono essere sempre i lavoratori a pagare. Ognuno si faccia carico delle proprie responsabilità”. “Al tavolo – aggiunge Rosso – i rappresentanti del Mise hanno chiesto all’azienda di rimandare le procedure di licenziamento e di proseguire con gli ammortizzatori sociali. Ma Almaviva sostiene che non è più possibile continuare con gli ammortizzatori. Questo governo non riesce a capire quale è il vero problema del Mezzogiorno. Serve un impegno concreto per creare occupazione non le mance degli ammortizzatori sociali. Questo settore deve poter vivere e trasformarsi con una politica industriale e con riforme strutturali di cui al tavolo non abbiamo vista traccia. Stop alle delocalizzazioni all’estero, certezza dei contratti, rispetto delle tariffe contrattuali e un fondo strutturale per il settore: questi sono le cose che abbiamo ribadito anche stasera. Il governo – prosegue Rosso – deve farsi carico di queste azioni ed evitare che a Palermo si spenga un’azienda che dà lavoro a migliaia di persone. Siamo preoccupati, i lavoratori sono arrivati a un livello enorme di esasperazione. E il governo, davanti a un dramma di queste dimensioni, è assente, le risposte che attendevamo non sono arrivate”. “Da anni questo settore è in crisi e ha bisogno investimenti, non avrebbe senso continuare con gli ammortizzatori sociali- continua Rosso – Le multinazionali hanno pagato le licenze in Italia il triplo che nel resto d’Europa, 6 miliardi e mezzo. Dai soldi che lo Stato ha incassato si ricavi un fondo di 100 milioni per riqualificare i lavoratori e costruire una politica industriale che possa essere foriera di lavoro e di occupazione e che rilanci il settore”.

Sulla vertenza si fa sentire Davide Faraone, senatore del Pd, che attacca il ministro: “Di Maio continua a disertare i tavoli Almaviva. Continua a giocare sulla pelle di 1600 lavoratori che da settembre rischiano di restare in mezzo a una strada. È un irresponsabile, un incompetente pericoloso”. Così Faraone che la scorsa settimana aveva incontrato, insieme alla senatrice Teresa Bellanova, sindacati e lavoratori Almaviva. “Dopo aver disertato il primo tavolo perché impegnato in una diretta Facebook – aggiunge – oggi ha fatto il bis. Ed intanto settembre si avvicina e dal suo ministero nessuna soluzione strutturale, nessun segno di vita, nessuna speranza per migliaia di lavoratori. A loro voglio dire che non c’è più tempo e che noi siamo al loro fianco, disponibili, oltre che a denunciare nelle sedi parlamentari questa vergogna, a sostenere ogni iniziativa che i sindacati e i lavoratori vorranno intraprendere in queste ore”.

“Dal tavolo al Ministero del Lavoro non è arrivata alcuna novità, almeno di quelle che ci aspettavamo per rasserenare la tensione sociale e dare risposte concrete sulla vertenza Almaviva a Palermo. Continua la preoccupazione, perché nessuno dei punti attorno a cui si snoda la crisi dei Call center è stato affrontato. Non sarà un’estate facile per migliaia di lavoratrici e lavoratori di Almaviva. Tuttavia continuiamo a confidare che nella prima settimana di settembre, quando il tavolo si riunirà nuovamente, sarà possibile scongiurare l’apertura della procedura degli esuberi con qualche misure di sistema appropriata”. Lo ha dichiarato il sindaco Leoluca Orlando al termine del tavolo sulla vertenza Almaviva convocato oggi a Roma.

 

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