PALERMO – “Non ci sarebbero state dall’azienda aperture se non di un biglietto aereo e un contributo iniziale di mille euro per l’affitto. Una proposta irricevibile”. E’ quanto affermano alcuni lavoratori di Almaviva Contact dopo il vertice tra sindacati, delegati Rsu e azienda sulla riqualificazione professionale. Era presente al tavolo anche l’assessorato regionale siciliano alle Attività produttive. L’accordo del 3 agosto dello scorso anno prevedeva la formazione e riqualificazione del personale.
“La prospettiva per noi – dicono i dipendenti -, dopo il corso, è l’assunzione a Roma e Milano. Una proposta ritenuta “irricevibile” da molti. I lavoratori sarebbero inquadrati con contratto full time dei metalmeccanici (livello dal 4 al 6), in funzione del luogo di provenienza, a cui si aggiungeranno i trattamenti economici e normativi previsti dal contratto integrativo di Almaviva spa”.
L’azienda terrà conto del voto conseguito al momento della certificazione, dando precedenza ai 31 lavoratori che hanno superato il primo step formativo e successivamente ai 77 che hanno superato l’esame al termine del secondo modulo formativo. I sindacati hanno evidenziato come per circa 100 lavoratori, dei 108 complessivamente riqualificati, dovranno trasferirsi a centinaia di chilometri dal proprio territorio. Per cercare di ridurre l’impatto economico, le segreterie nazionali hanno chiesto l’utilizzo di un lavoro agile spinto e un sostegno economico per avviare questa nuova esperienza. Almaviva Contact ha ribadito che è necessaria la presenza fisica e si è resa disponibile al riconoscimento di un biglietto aereo e di un contributo iniziale di 1000 euro come aiuto per i primi 2 mesi di affitto. L’assessorato alle Attività produttive che ha proposto di finanziare altri percorsi di riqualificazione per i lavoratori. Proposte rifiutate dall’azienda.