Sarà un girone I di serie D a forti tinte siciliane quello che, salvo clamorose novità, aprirà i battenti il prossimo 2 settembre. Al momento sono ben dieci le squadre della nostra regione, tuttavia potrebbero aggiungersene altre per via dei ripescaggi su cui la Lega si esprimerà nel mese di luglio. Andiamo a fare il punto della situazione.
A Messina saranno due le formazioni che parteciperanno al primo torneo dilettantistico, ovvero l’Acr e il Città di Messina. La prima, il cui 67% del pacchetto azionario è stato acquistato settimana scorsa dalla famiglia Lo Monaco, punterà senza indugi alla vittoria del torneo. Potrebbe rappresentare una mina vagante, invece, la società di Conti Nibali, neopromossa con ambizioni da alta classifica. Altra matricola terribile potrebbe essere il Ragusa, club con trascorsi anche in C. I biancazzurri iblei possono contare su un ottimo gruppo impreziosito dalle qualità di alcuni singoli, Arena e Saraniti su tutti, pertanto non è da escludere che la squadra di Anastasi possa essere tra le sorprese del torneo.
Tra le protagoniste più attese figurano Palazzolo e Nissa, reduci da un buon finale di stagione che ha fruttato rispettivamente la qualificazione ai play off e la salvezza nello spareggio contro l’Acri. Candidate al ruolo di outsider, invece, Noto e Ribera, quest’ultima formazione appena promossa dall’Eccellenza. I granata punteranno sulla sapienza tattica di mister Galfano, navigato tecnico marsalese al ritorno sulla panchina dei netini dopo il buon finale di stagione nel 2010/11. I biancazzurri riberesi, invece, continueranno ad affidarsi a Totò Brucculeri, principale artefice della vittoria nel girone A dell’Eccellenza siciliana.
Piazze con una lunga tradizione alle spalle sono Licata ed Acireale, entrambe con un passato addirittura in serie B. I gialloblu hanno risolto la crisi societaria che si era venuta a determinare al termine della passata stagione e punteranno sui riconfermati Grillo, Armenio e Pira per provare ad agganciare la zona play off. L’obiettivo in casa granata, invece, sarà quello di una tranquilla salvezza dopo l’ultimo deludente campionato coinciso con il raggiungimento di una stentata permanenza in D in virtù del successo nello spareggio tra siciliane contro il Marsala.
Infine l’incognita Adrano: la famiglia Salvà, proprietaria del club, ha deciso di cedere il titolo e attenderà sino al termine della settimana prima di prendere una decisione sul futuro della compagine biancazzurra. Da non scartare a priori la possibilità di una mancata iscrizione. Dell’eventuale esclusione potrebbe avvalersi l’Akragas, finalista nazionale dei play off d’Eccellenza. Ad Agrigento confidano in un ripescaggio, dopo l’amaro epilogo del doppio confronto contro il Città de la Cava.