ALTOFONTE – Colpo di scena ad Altofonte. Il presidente del consiglio comunale, Salvo Marfia (Pd), si è infatti dimesso: l’annuncio a sorpresa è arrivato nel corso della seduta di oggi. “Facendo seguito ad un esposto anonimo dal contenuto pesantemente calunnioso della mia persona, col chiaro intento di screditare il mio impegno al servizio di questo paese, ho potuto tuttavia sentire l’affetto e la vicinanza manifestati da tanti amici, dipendenti comunali e cittadini che desidero ringraziare di vero cuore – ha detto Marfia in Aula – mi sarei aspettato che qualcuno avesse fatto buon uso dei poteri ispettivi verificando personalmente e con molta facilità l’assoluta falsità e assurdità di queste accuse. Ma la questione vera che abbiamo davanti è un’altra ed è tutta politica. Nella coalizione che ha sostenuto questa Amministrazione, di cui il Partito Democratico rappresenta la componente maggioritaria, non vi è una chiara unità d’intenti e quei rapporti di collaborazione leale e solidale che sono indispensabili per operare al meglio, per quanto possibile, in una fase storico-economica già di per sé molto difficile. Per altro verso, alcuni esponenti delle minoranze hanno preferito l’ostruzionismo alla collaborazione, con atteggiamenti talvolta irriguardosi e poco responsabili, preferendo la propaganda rispetto al bene del paese. Tale contesto politico-amministrativo è un male per Altofonte e sento forte il dovere di denunciarlo per non esserne complice io stesso. Per questo motivo rassegno le mie irrevocabili dimissioni dalla carica di Presidente del Consiglio Comunale con effetto immediato e con l’auspicio che questo mio gesto possa aprire una fase di confronto politico vero e serio, necessario per quell’azione amministrativa unitaria, decisa, coraggiosa e costante di cui la nostra Comunità ha un grande bisogno. Svolgerò da oggi le funzioni di Consigliere Comunale con l’impegno di sempre come mio preciso dovere in base al mandato ricevuto dai cittadini, nel rispetto delle regole ed al servizio di tutti”.
“Con le dimissioni, il Presidente Marfia ha dimostrato che esiste un Partito Democratico che, per alto senso delle istituzioni, è pronto a rinunciare a qualsivoglia scranno se ciò serve a liberare una Comunità dal guado politico-amministrativo creato ad arte da chi ha a cuore solo la propria supremazia o sopravvivenza politica. Il gesto di Marfia, dunque, è una ‘buona pratica’ amministrativa, una concreta testimonianza di cosa significa avere rispetto per i propri elettori e per la propria Città, un modello che, soprattutto in questi giorni, dovrebbe essere preso ad esempio soprattutto da chi fa parte delle amministrazioni sovracomunali”. Lo dice il segretario provinciale del Pd Carmelo Miceli.
