Io ti cerco. E certe volte mi dico che sono pazzo, perché continuo a cercarti. Io non so bene dove sei. Perché sei sempre diverso. Certe volte hai l’incandescenza dell’amore e mi pare di volare. Sono i minuti dell’estasi, quando ogni centimetro di corpo gode di una sconosciuta serenità. Certe volte sei pesante. Sei un macigno nel mezzo dello stomaco. E non c’è niente da fare, se non annegare con dignità come il comandante del Titanic. Mano alla visiera, in faccia al vento e al ghiaccio dell’iceberg, mentre l’acqua sale a poco a poco e trasforma la sicurezza in relitto. Certe volte ti ho visto nella faccia di un barbone che ha scritto una poesia sulla sua coperta, prima di morire per assideramento. E la coperta non c’era mai stata, ma c’era la voglia di possederla. Può la voglia di avere una coperta essere una coperta? E’ la domanda fondamentale. Rispondete e siate felici. Perché, rispondendo, saprete se l’amore basta per tutto o non serve a niente e in nulla riesce che non sia lo struggimento di una candela.
Io ti cerco da quando ti ho perduto. Certe volte somigli a mio fratello con i suoi occhiali con l’otturatore azzurro. Certe volte sei mio padre con la sua pipa mezza spenta e una stilografica tra le dita, mentre declina con calma e fiducia: “Rosa, rosae, rosae”. Come si scrive spina in latino? Ti cerco da quando ci siamo visti nel presepe, tanto tempo fa. E io ero lì con tutti i miei sogni nella mano. Alcuni li ho conservati. Alcuni li ho mangiati per la strada. Altri li ho persi. Non torneranno più. Ero lì e c’eri anche tu. Era come un viaggio bellissimo stare con te. Come in un vecchio film “Always, per sempre”. Mi è venuto il ghiribizzo di pescare una foto antica. In bianco e nero. E’ la storia di un decollo che non finisce mai, di un pilota che non cade mai, di una fede che non muore mai.
Eravamo insieme, noi due, tanti anni fa, quando ci siamo promessi di non lasciarci più. Per questo ti sto cercando nei muri, nel cielo e sulla terra. Ti cerco. Io sono rimasto quello che sono. Tu sei rimasto quello che sei. Sei tu. Gesù Bambino.