PALERMO – La fumata bianca è arrivata in tarda mattinata, senza colpi di scena: sarà Giovanni Sciortino a guidare l’Amap, così come anticipato da LiveSicilia. L’assemblea dei soci, tenutasi in seconda convocazione, ha infatti avallato la proposta del sindaco di Palermo Roberto Lagalla di mantenere un amministratore unico, nonostante le richieste di 24 soci minori di costituire un cda.
Amap gestisce il servizio idrico in due terzi dell’area metropolitana e, con un ambizioso piano di investimenti da finanziare, è uno degli asset più pregiati del sottogoverno. Gli altri comuni avrebbero preferito un organismo collegiale in cui nominare anche un proprio rappresentante, così come Dc e Forza Italia che puntavano alla vicepresidenza.
Chi può esultare è Fratelli d’Italia che, dopo aver scartato il nome di Antonio Tomaselli, ha puntato sull’attuale direttore generale, l’ingegnere Giovanni Sciortino, considerato un tecnico e un profondo conoscitore dell’azienda. Ma i meloniani hanno soprattutto vinto il braccio di ferro con gli alleati.
In Amap il comune di Palermo detiene la quasi totalità delle quote e così la partita si è chiusa praticamente subito. La votazione ha fatto registrare però sette astenuti, tra cui Bagheria: “Mi sono astenuto non per le qualità tecniche dell’ingegnere Sciortino che sono note a tutti – dice il sindaco di Bagheria Filippo Tripoli – ma per i possibili profili di incompatibilità che, se non risolti, rischiano di lasciare l’azienda in una fase di incertezza”. Sciortino adesso dovrà dimettersi da dirigente e direttore, lasciando vuota una poltrona che fa gola a molti.