"Amat pronta a restituire i servizi al comune di Palermo" - Live Sicilia

“Amat pronta a restituire i servizi al comune di Palermo”

L'allarme delle opposizioni: "Azienda in perdita, convochiamo Cimino"

PALERMO – L’Amat sarebbe pronta a restituire al Comune di Palermo tutti i servizi accessori ormai in perdita, dalle zone blu alla segnaletica passando per car e bike sharing. A lanciare l’allarme sono le opposizioni di Sala delle Lapidi.

“Che Amat si determini per restituire al Comune tutti i servizi accessori, restituisce ulteriore sostanza alla consapevolezza della criticità della situazione della società partecipata che da una parte fornisce alla cittadinanza servizi sempre scadenti e sottodimensionati e, dall’altra, registra finanze sempre più in rosso e prospettive di sempre maggiore difficoltà nella gestione futura (tram compreso) – dicono Ugo Forello e Giulia Argiroffi di Oso – Oltre al sopralluogo fissato per giovedì prossimo presso i depositi di Roccazzo e Roccella, che già dall’esterno denunciano la pessima gestione, e la richiesta di convocazione del presidente Cimino in Commissione da noi avanzata già questa mattina, stiamo procedendo a chiedere i verbali dei Consigli di Amministrazione degli ultimi anni (almeno dal 2015), per capire definitivamente quanto Amat, in maniera indipendente o in accordo con l’assessore al ramo, abbia volutamente portato progressivamente i servizi al pessimo stato odierno sia in termini di efficienza che di sostenibilità, tali da giustificare oggi la richiesta di restituzione dei servizi accessori e magari domani al fallimento, riportandoci alla pessima esperienza Amia-Rap. Particolare attenzione vogliamo fare intorno ad alcune scelte di politica tariffaria, evidentemente sbagliate e certamente non solo oggi alla luce del fallimento”.


“Ieri, nel corso della seduta del consiglio d’amministrazione dell’Amat, si è discussa e valutata la restituzione al mittente, alias il Comune di Palermo, di tutti i servizi accessori gestiti da via Roccazzo – dice Sabrina Figuccia, consigliere comunale della Lega di Palermo e cofondatrice del movimento “Cambiamo la Sicilia – Car e bike sharing, rimozione auto, segnaletica e sosta tariffata, servizi che dovevano contribuire a rendere autonoma l’azienda del trasporto pubblico cittadino, ma che, a causa del Comune di Palermo, sono diventati antieconomici e quindi non rispondono più alle esigenze aziendali. Se si prende, ad esempio, la sosta tariffata, risulta a tutti chiaro ed evidente che le tasse comunali hanno raggiunto cifre fuori da ogni logica di mercato. Nonostante le continue riunioni ed incontri che si susseguono dal 2005 ad oggi, il triste risultato del Comune a guida Orlando è quello che Amat ha un debito verso Palazzo delle Aquile per Tarsu e Tosap di circa 90 milioni di euro. Ho quindi chiesto un incontro ufficiale con il presidente dell’Amat Michele Cimino, in programma giovedì insieme con la collega Giulia Argiroffi. Questo è il risultato di come Orlando, da buon padre di famiglia (si fa per dire), gestisce i servizi per la cittadinanza, resi male e che minano la stabilità economica delle aziende partecipate”.

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