PALERMO – “Anche per oggi l’Amat di Palermo ha fornito alla città 65 bus in meno rispetto alla programmazione già di per sé insufficiente. Normalmente ne operano 30 in meno, ieri ne mancavano 48. E domani? Questi sono i risultati di alcune delle scelte aziendali irresponsabili che da tempo contestiamo”.
A denunciarlo sono Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Faisa Cisal e Cobas Orsa. “Abbiamo spinto il cda dell’azienda ad accelerare sull’espletamento del concorso per gli operai dell’officina di via Roccazzo, che invece è stato frenato e a oggi è stagnante. Col risultato di avere un’officina senza meccanici”.
La scelta del cda di allungare oltre giugno le procedure di selezione “ha messo in ginocchio – dicono i sindacati – la manutenzione dei bus, non avendo più in organico da qualche mese i meccanici necessari”.
“Per tempo abbiamo ravvisato i pericoli di un crollo della disponibilità dei bus. Eppure – aggiungono i sindacati dei trasporti – questa amministrazione aziendale autoreferenziale sta proseguendo su una strada che sta portando l’azienda al dissesto del servizio, interessandosi al solo mantenimento di servizi in perdita e molto propensa a esternalizzare quanto più possibile.
Servizi in perdita che andrebbero restituiti in capo al Comune, come il controllo della sosta tariffata, sulla quale si ventila un ulteriore utilizzo di forze esterne, in barba a tanti ausiliari tenuti a svolgere mansioni diverse dal loro profilo e che debbono tornare in strada anziché stare negli uffici”.
Oggi i cittadini potrebbero avvertire disagi soprattutto sulla linea 101, che attraversa tutto il centro città, e nelle linee periferiche.