Amia, da novembre niente contributi| Teatro Biondo appeso a un filo - Live Sicilia

Amia, da novembre niente contributi| Teatro Biondo appeso a un filo

comune di palermo
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Sono giorni difficili per l’amministrazione guidata da Diego Cammarata, alle prese con due emergenze che rischiano di esplodere da un momento all’altro: l’Amia e il Teatro Biondo. L’ex municipalizzata, infatti, ha di nuovo i conti in rosso mentre la mancata firma del commissario ad acta al consuntivo del 2010, nonostante le rassicurazioni dell’assessore regionale Caterina Chinnici, mette a rischio la stagione del teatro cittadino.

Partiamo dall’Amia. Ieri, i commissari hanno convocato i sindacati per lanciare il grido d’allarme: a novembre la società pagherà solo gli stipendi netti, non ci sono i soldi per i contributi dei lavoratori nè per gli straordinari o i fornitori. I ritardi accumulati dal comune nell’adeguamento del contratto di servizio, nel trasferimento di circa sette milioni e nella risoluzione del problema dei 170 dipendenti di Essemme per la pulizia delle caditoie rischia di mandare gambe all’aria l’azienda per l’igiene ambientale. In più, la Regione ha dirottato i rifiuti di alcuni comuni nel messinese facendo venire meno all’Amia 1,2 milioni di euro al mese. Le conseguenze, a questo punto, potrebbero essere letali: il mancato pagamento dei contributi mette a rischio il Durc senza il quale non si possono riscuotere i crediti e la società rischia di bloccarsi, lasciando nuovamente Palermo sommersa dai rifiuti. Preoccupazioni espresse dai commissari in una relazione inviata alla Procura, al Tribunale, al comune e al ministero.

Niente di buono nemmeno sul fronte del Teatro Biondo. La firma del commissario sul consuntivo 2010, che sbloccherebbe sette milioni per Biondo e Massimo, non è ancora arrivata nonostante le assicurazioni dei giorni scorsi dell’assessore Chinnici. Il commissario, infatti, pretende un nuovo parere dei Revisori dei conti che ieri hanno però disertato un incontro convocato ad hoc. Un contrattempo che rinvia alla prossima settimana la risoluzione del problema e che, pare, abbia indispettito non poco il primo cittadino.


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