Amia, sindacati in campo: |"Sia garantita l'occupazione" - Live Sicilia

Amia, sindacati in campo: |”Sia garantita l’occupazione”

Nel summit fra Amministrazione e sindacati emerge un ok generale sul concordato presentato dall'Amia al Tribunale fallimentare: "A patto che il Comune garantisca i livelli occupazionali". Da Palazzo delle Aquile giungono rassicurazioni sulla copertura finanziaria del piano.

IN ATTESA DEL CONCORDATO
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PALERMO – Se la sentenza del Tribunale fallimentare, prevista per venerdì, concederà il via libera al concordato per l’Amia, il Comune di Palermo si renderà disponibile a risolvere i nodi finanziari della partecipata che gestisce i rifiuti e a rivedere il contratto di servizio dei lavoratori. È questo l’esito dell’incontro tenutosi oggi, a Villa Niscemi, tra l’Amministrazione e i sindacati Amia.

Da Palazzo delle Aquile fanno sapere di essere pronti “già dall’1 marzo, o da quando si esprimerà il Tribunale, a prendersi la responsabilità della new company prevista nel concordato e di tutto il personale. A patto, però, che gli attuali commissari non siano in alcun modo coinvolti nella gestione”. Nessuna novità sostanziale, dunque, dato che proprio l’impegno diretto di piazza Pretoria per garantire i livelli occupazionali è uno dei punti cardine del concordato proposto dal liquidatore.

Intorno all’Amia gravita un esercito di 2500 lavoratori. L’azienda di piazza Cairoli, da anni in amministrazione straordinaria e dunque gestita dal Ministero dello Sviluppo Economico, tornerà ad essere una partecipata controllata al 100% dal Comune, che dovrà provvedere alla copertura finanziaria.

La risposta del sindacato Alba dopo l’incontro odierno è improntata su un moderato ottimismo: “Sottolineo la positiva posizione assunta oggi dall’Amministrazione comunale – scrive in una nota Maurizio Bongiovanni – e auspico oltremodo che le istituzioni interessate alla vertenza ne tengano conto in maniera adeguata”.

Più critica la posizione della Cgil Palermo. Il segretario Maurizio Calà chiede che il Comune predisponga “un piano condiviso con le forze sociali, altrimenti si rischia sempre di discutere degli stipendi in forse a fine mese. Il Comune si faccia carico di una proposta non solo per l’Amia ma per la riorganizzazione delle partecipate. Chiediamo inoltre chiarezza da parte del Tribunale, del Comune e del Ministero sulla gestione dell’Amia nei prossimi mesi. E chiediamo chiarezza sullo stipendio dei lavoratori e sulla riorganizzazione del servizio”.

Calà conferma comunque “che il Comune vuole fare la sua parte a condizione che le dimissioni dei commissari siano reali”.


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