Amici grillini, attenti | State tradendo voi stessi - Live Sicilia

Amici grillini, attenti | State tradendo voi stessi

Perché il Movimento rischia di perdersi.

Semaforo Russo
di
3 min di lettura

Cari Amici 5stelle, se potessi tornare all’epoca in cui guidavo la Rete in Sicilia eviterei certamente di commettere alcuni errori, primo fra tutti la suddivisione del mondo in buoni (noi) e cattivi (gli altri), seppure giustificati dall’alta drammaticità del momento segnato dalle terribili stragi di mafia e da una grave questione morale che coinvolgeva grandissima parte della classe dirigente siciliana, politica e non. Eravamo in guerra, a Palermo, in Sicilia si sparava, si saltava in aria e le zone grigie e di collusione tra politici, colletti bianchi e Cosa Nostra erano ampie.

Molti di noi, particolarmente esposti, abbiamo dovuto subire una vita blindata, una condizione che mi ha turbato parecchio, un incubo ricorrente negli anni. Ma l’essere in guerra, e oggi non lo siamo secondo quello scenario sanguinoso e corrotto al netto della persistente pericolosità della mafia, non giustifica le estremizzazioni, occorrendo piuttosto mantenere i cardini del rispetto e del confronto democratico senza rinunciare, per carità, allo spirito di gruppo e al diritto/dovere di dire pane al pane e vino al vino.

Molte delle vostre battaglie sono state le mie e di tanti e ho titolo, quindi, per suggerirvi di fare una profonda riflessione collettiva sul senso originario del movimento in cui militate, oggi addirittura con responsabilità di governo. Un movimento che proprio come la Rete, che ha avuto innumerevoli meriti, ha suscitato delle aspettative immense che adesso o in un vicino domani rischiano di apparire tradite. Gridare “onestà onestà” è facile, gratificante; diventa una condanna quando non sembra valevole per chi l’ha invocata con rabbia nelle piazze, magari accendendo oltremodo gli animi. Privilegiare la scorciatoia dei condoni e delle sanatorie – solo perché il proprio elettorato è maggiormente presente al Sud dove è usuale la pratica dell’abusivismo edilizio e inquinare l’ambiente – si pone in aperta contraddizione con il principio di legalità e della tutela dell’ambiente da voi predicato con toni sommamente aspri.

Apprezzabile, in proposito, la parziale marcia indietro sul condono fiscale, un vero schiaffo in faccia a chi le tasse le paga sudando. Scagliarsi contro i giornalisti, definendoli “sciacalli” e “puttane”, non è un servizio alla qualità dell’informazione. L’unico giudice della qualità dell’informazione in un Paese libero è il lettore, il cittadino, non il potente di turno, non la tifoseria di partito, non la folla urlante. “Sciacalli” e “puttane” ne troviamo in ogni ambiente e in ogni categoria, nella società in genere; nulla è immacolato sotto questo cielo.

Ce ne sono nel giornalismo e, ad esempio, nella magistratura e nell’avvocatura. Eppure difenderemo sempre la libertà di stampa, l’indipendenza della magistratura e il diritto alla difesa. La certezza della pena è sacrosanta, preliminare è, però, la certezza di un giusto processo dalla durata ragionevole e con tempi di prescrizione dei reati definiti e non infiniti.

Proclamare la volontà di rimanere in Europa, per costruire una comunità economicamente e politicamente unita con regole condivise per garantire benessere e insieme sicurezza e accoglienza, e poi aderire passivamente per becere ragioni elettorali alle politiche anti-europee ed egoistiche del furbo Salvini – con cui siete in disaccordo su quasi tutto – è imboccare un vicolo cieco verso l’isolamento e conseguenze economico-finanziarie disastrose.

Soffocare il dibattito interno, comprimendo la libertà di opinione e il confronto tra gli esponenti istituzionali comunali, regionali e nazionali del movimento, non è solo indice di scarsa sensibilità democratica ma anche un segno di debolezza, tipico di chi non crede fino in fondo a ciò che sta facendo e si sente minacciato. Io personalmente non vi ho mai votato, ma mi auguro che possiate continuare a rappresentare una speranza e un riferimento politico, blindando i valori di legalità, di solidarietà e di partecipazione democratica (cosa differente dal click su una tastiera), non alla mercé di asfittiche dinamiche di potere o di un alleato che ha più modesti e ambigui orizzonti. Aggiustate la rotta Amici pentastellati finché possibile, il consenso non è “per sempre” come il diamante della pubblicità.

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