Amt, Comune tenta mediazione |Confsal: "Situazione antidemocratica" - Live Sicilia

Amt, Comune tenta mediazione |Confsal: “Situazione antidemocratica”

Una serie di incontri dovrebbe abbassare la tensione, alta, intorno all'azienda di trasporto pubblico. Ma i sindacati minacciano nuove azioni.

CATANIA – Meno di trenta autobus in un giorno, il picco negativo. L’azienda di trasporto pubblico locale, Amt, e le sue condizioni economiche, continuano a scatenare polemiche tra gli utenti, sempre meno e sempre più infuriati di dover attendere ore alla fermata, di scendere dalla vettura per un guasto, di non sapere se e quando potranno raggiungere una destinazione, e tra i dipendenti che, come riportato più volte da LiveSicilia, tra decurtazione di straordinari e diritti negati – come i permessi per le donazioni, ad esempio – da una parte chiedono interventi urgenti e, dall’altra, recitano il requiem del trasporto pubblico catanese, di fronte all’immobilismo (almeno economico) del socio unico. Quel Comune di Catania al quale i sindacati, in particolare gli autonomi Fast Confsal e Faisa Cisal, chiedono di dare il proprio, milionario, contributo.

Un nodo che forse, ma difficilmente, sarà sciolto nel pomeriggio quando una delegazione della Cisal dovrebbe incontrare i rappresentanti dell’amministrazione comunale. La prima di una serie di riunioni che, da un lato, dovrebbe abbassare la tensione sociale e, dall’altro, dare risposte ai lavoratori e, di conseguenza, all’utenza. “Se nella paventata riunione che dovrebbe essere convocata dal Sindaco Bianco in settimana, non ci dovessero essere risposte concrete a salvaguardia dei destini dell’AMT e a tutela di un trasporto urbano efficiente nella nostra città, a settembre sarà di nuovo sciopero di 24 ore – affermano Giovanni Lo Schiavo e Romualdo Moschella, rispettivamente di Fast e Cisal. Vogliamo che sia garantito un servizio minimo e adeguato alle esigenze dell’utenza più debole, e pretendiamo che i lavoratori dell’Amt, possano lavorare in assoluta serenità, su vetture degne di questo nome, con la certezza degli stipendi e il rispetto del CCNL”.

Secondo i due, per fare questo occorre che Palazzo degli Elefanti liquidi le somme dovute all’Amt. “Il Sindaco Bianco sa che deve reperire le somme che deve alla Partecipata – proseguono i due – circa 30 milioni di euro, senza se e senza ma. In caso contrario, sa che saranno tutte chiacchiere sterili ed inutili, fini a se stesse, e se ne assumerà la responsabilità politica di quanto ancora di peggio accadrà”. Uno dei punti più bassi, l’azienda lo avrebbe toccato venerdì scorso quando a uscire in strada sono state appena 29 vetture, cosa che ha causato di fatto la paralisi del trasporto pubblico, folle oceaniche alle fermate – sotto un sole cocente – e difficoltà di mobilità per tutti quegli utenti che usano il mezzo pubblico per spostarsi. Una situazione “antidemocratica” sottolinea Lo Schiavo, dove un diritto, quello a spostarsi, viene negato. 

Per trovare una quadra, l’amministrazione parlerà con i sindacati, anche i confederali che, dopo il silenzio iniziale, hanno deciso di intervenire a favore del servizio di trasporto pubblico. Ma, senza soldi, difficilmente basteranno le parole a modificare la situazione e ad abbassare la temperatura di un’estate che, al di là dell’aspetto meteorologico, continua a essere infuocata.

 

 


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