CATANIA – Metà dello stipendio. Tanto verrà corrisposto ai dipendenti dell’Amt per il mese di aprile. Una necessità, come si legge in una nota dell’azienda, per permettere alla ex municipalizzata di pagare l’assicurazione dei mezzi, scaduta, e una rata da 350 mila euro di debito “ereditato”. Solo metà delle delle spettanze, dunque, per i dipendenti della SPA che sono in stato di agitazione da mesi per chiedere non solo il pagamento puntuale dei salari, ma soprattutto per conoscere le sorti di un’azienda sull’orlo del collasso. Immediata la reazione dei sindacalisti della Fast – Confsal, che hanno inciviato una nota al vetriolo.
“Come volevasi dimostrare, l’indifferenza totale dell’Amministrazione Comunale, della Regione e dei Vertici dell’AMT, perpetratasi nel tempo, ha fatto si che i lavoratori percepiranno il 50% dello stipendio, rispetto a quello dovuto per l’attività lavorativa svolta nel mese di Aprile, ciò in quanto, la somma in corso di trasferimento da parte del Comune di Catania, deve essere utilizzata anche per pagare le assicurazioni delle vetture”. Il sindacato ha reso noto di aver indetto un nuovo presidio di protesta ma stavolta permanente per giorno 5 maggio “fino a quando il Socio Unico (Comune di Catania), i Vertici aziendali e l’Amministrazione Regionale, risolveranno definitivamente la grave crisi Societaria.
Resta inteso che in assenza di immediati riscontri da parte delle Istituzioni preposte, chiamate per competenza e specificità, a risolvere la grave situazione venutasi a determinare in AMT/S.p.A., a scapito dei lavoratori e della collettività Catanese, la FAST/CONFSAL, si riserva di intraprendere tutte le legittime iniziative sindacali che verranno nei tempi e nelle modalità via, via , comunicati”.
