“L’Ance Sicilia apprezza l’avvio, da parte del governatore Renato Schifani, dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò, e dell’intera giunta regionale, dell’iter di recepimento del nuovo Codice nazionale degli appalti, che entrerà in vigore in tutta Italia il prossimo 1 luglio”. E’ quanto si legge in una nota.
“Adesso – ricorda il presidente dell’Ance Sicilia, Santo Cutrone – bisogna correre perché mancano dieci giorni alla scadenza, entro i quali occorre avviare la necessaria consultazione con le parti sociali e completare il percorso con l’approvazione della legge all’Ars. Senza la quale – osserva Cutrone – si creerebbe un vuoto normativo nell’Isola, che non consentirebbe alle stazioni appaltanti di sapere quale norma applicare per bandire le gare d’appalto: infatti, la norma regionale viene abrogata da quella nazionale, che ancora non è stata recepita in Sicilia”.
L’Ance Sicilia apprezza, inoltre, “il fatto che il governatore Schifani e l’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone, attraverso il loro continuo impegno, il contributo degli uffici e la digitalizzazione delle procedure, abbiano mantenuto l’impegno di completare più velocemente la verifica del riaccertamento dei residui del 2022 dei fondi regionali, che si è già tradotto in pagamenti alle imprese, e di chiudere ieri una ulteriore verifica del riaccertamento dei residui 2022 dei fondi extraregionali, che ha messo ora in pagamento altri 422 milioni a favore di imprese e fornitori che attendevano con ansia”.
E “considera un ottimo risultato il fatto che, come annunciato da Schifani, l’intera verifica sarà completata entro fine mese, cioè cinque mesi prima di quanto accaduto negli anni passati”.